Genitori di bambini piccoli senza Green pass in tensione a Monza dove in una circolare del Comune, visionata dall’Adnkronos, la coordinatrice degli Asili Nido, Grazia Pioggiarella, informa che a partire da lunedì prossimo non sarà più consentito l’accompagnamento ed il ritiro dei bambini da parte del personale scolastico in spazi esterni alle strutture. Saranno i genitori dunque a dover accompagnare e riprendere in classe i loro figli, ma sarà necessario presentare il proprio green pass per accedere al nido. “Ne consegue – si legge – che in assenza di green pass valido l’accesso non sarà consentito”.
“Sono disoccupata. Non ho il green pass e sono io che tutti i giorni riprendo mia figlia a scuola. Come faccio?”, commenta all’Adnkronos Daniela, mamma di una bambina di due anni e mezzo. “Non possono non ridarmela e trattenerla lì; non possono costringermi a spendere quasi 200 euro al mese in tamponi per riprenderla, che si aggiungono agli altri 200 da far spendere al padre per accompagnarla in classe prima di andare al lavoro. Nostra figlia ha il diritto di essere accolta”.
In base a quanto si legge nel documento, la decisione è finalizzata a “garantire ai vostri piccoli un momento individualizzato, consentendo alle educatrici di mantenere la sorveglianza sul gruppo e salvaguardando la valenza educativa del nido”. Ma il genitore controbatte: “Quale è la logica dato che è vietato l’accesso a chi non ha la certificazione verde? Chi non ha il green pass non ha il diritto di mandare un figlio piccolo a scuola? I disoccupati come recuperano i loro figli? La disorganizzazione di una struttura, la carenza di personale – denuncia – non è un nostro problema. E’ stato detto che nessun bambino sarebbe stato discriminato a causa del green pass. Invece non è così”.