“Il 5 agosto è il termine per la presentazione delle offerte, il 12 agosto è il termine per sottoscrizione dei contratti, l’8 settembre è il termine per l’avvio delle consegne dei banchi prolungabile al massimo fino al 12 settembre considerando che il 14 inizia l’anno scolastico”.
Questa la tempistica che stamane il commissario straordinario l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha garantito nel corso dell’audizione tenutasi in Commissione Cultura, in relazione all’avvio dell’anno scolastico 2020/21 e, nello specifico, riguardo alle misure di prevenzione e contrasto dell’emergenza epidemiologica nelle scuole. Del resto, dopo aver abbondantemente parlato e premesso (senza farci capire granché per la verità), la ministra Azzolina, stanco di dover star lì a ‘metterci la pezza’ ogni volta, il premier Conte ha ricordato la presenza del commissario Arcuri, rimettendolo in pista.
I banchi monoposto – Arcuri ha ripercorre l’iter spiegando che, ”il 22 giugno il Cts ci dice che sono necessari i banchi monoposto per garantire un layout adeguato alla sicurezza, il 30 giugno il ministro scrive al commissario chiedendo di provvedere alla ricerca di queste importanti attrezzature. Il commissario viene messo nella condizione di operare il 16 luglio, grazie alla pubblicazione del decreto semplificazioni in gazzetta ufficiale, il 20 luglio bandisce la gara che è attualmente in corso”. Ovviamente visto il numero di student coinvolti, ”Il fabbisogno che è richiesto al mercato è un fabbisogno straordinario” e ”sappiamo che la produzione nazionale dichiara di non avere la capacità di soddisfare interamente il fabbisogno a base della gara, fabbisogno che deriva dalle richieste degli edifici scolastici” oltretutto, prosegue il commissario, “Le penali sono previste dal bando, come è normale che sia, per la ritardata consegna o per la mancata consegna dei banchi”.
Misurazione della temperatura per gli studenti – Altro tema molto discusso in questo settimane. Mentre la Azzolina (sostenitrice del fatto che debbano essere i genitori a casa a misurarla), ricordando che scuole ed istituti hanno le forze economiche per ovviare eventualmente a questo, sulla misurazione delle temperature all’ingresso, Arcuri si è limitato ad affermare che “il Cts ha stabilito che io non dovessi dotare le scuole di termoscanner, come pure avrei potuto fare, in quanto ritiene che la misurazione corporea debba avvenire nelle famiglie, non posso fare commenti”. Un silenzio che la dice lunga, sull’approssimazione che continua ad ammantare Miur e ‘tecnici’ vari.
Le mascherine – Arcuri ha detto che ”Invieremo 11 milioni di mascherine chirurgiche al giorno in tutte le scuole: verrano destinate agli oltre 40mila plessi scolastici distribuiti sul territorio per il personale docente e non docente e agli studenti per la quota di permanenza nell’edificio scolastico. Le mascherine chirurgiche – ha sottolineato il commissario – non vengono più acquistate, non vengono pagate ma prodotte attraverso 51 + 8 macchine che abbiamo acquistato. Quindi non c’è alcun costo di acquisto delle mascherine per la riapertura delle scuole”.
I test sierologici – Arcuri ha spiegato che “Ieri si è conclusa una gara accelerata per la fornitura di test sierologici rapidi per eseguire la campagna di screening chiesta dal Cts. I test verranno somministrati dai medici di famiglia e dalle asl su tutto il territorio al personale docente e non, e serviranno a dimostrare la loro situazione sanitaria e la loro compatibilità con la presenza nelle scuole a partire dall’inizio dell’anno scolastico”. Quindi, ha spiegato ancora, “Chi dovesse risultare positivo al test sierologico sarà sottoposto al tampone e nel caso di positività non potrà essere presente a scuola per il periodo in cui sarà affetto dal virus”.
Infine, ha concluso, ”Stiamo pianificando un’indagine campionaria ricorrente nel corso dell’anno scolastico sia per il personale docente e non docente sia per gli studenti che avrà a che fare con i test molecolari”.
Max