Sarà una maturità ‘light’, semplificata, che terrà conto del momento attuale. Ma l’ammissione all’esame di Stato dovrà essere guadagnata sul campo, o per meglio dire, sui banchi; a differenza di quanto accaduto lo scorso anno. Così il governo si prepara all’esame di maturità che a giugno vedrà coinvolti mezzo milione di studenti.
Nella serata di ieri la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è intervenuta alla riunione di maggioranza con gli esponenti delle commissioni competenti di Camera e Senato per fare il punto sull’esame: “Sarà completo, serio, capace di offrire un quadro adeguato delle competenze degli studenti”, ha ribadito, nelle parole riportate dall’Ansa.
Le ipotesi al momento sono due: niente prove scritte e un maxi-orale davanti ad una commissione composta da docenti interni e un preside esterno. Un po’ come successo lo scorso anno, in una modalità che ha accontentato tutti: studenti e docenti. Un’altra ipotesi, appoggiata da una parte della maggioranza, è un esame che preveda una sola prova scritta, invece delle canoniche due, e il colloquio orale.
Nulla di deciso ancora, entro la fine di gennaio il governo dovrà però avere le idee più chiare, in modo da organizzare il prossimo esame di Stato. Che, anticipano fonti di governo, non dovrebbe prevedere la prova Invalsi obbligatoria per l’ammissione, ma comunque caldeggiata in vista dei recuperi degli apprendimenti.