“Per ribadire l’assoluta contrarietà delle famiglie italiane contro qualsiasi proposta di inserire nelle scuole fantomatiche educazioni sessuali o affettive in salsa relativista e arcobaleno, Pro Vita & Famiglia ha avviato una campagna di affissioni da oggi a Ladispoli, e già partita nei mesi scorsi a Roma, e che interesserà le principali città italiane con il messaggio “Basta confondere l’identità sessuale dei bambini nelle scuole. Stop gender e carriera alias”.
Ed ancora, “È vergognoso che politici come Zan, Cirinnà e Schlein abbiano cercato di strumentalizzare la cronaca per sponsorizzare l’educazione affettiva nelle scuole. Pensano di prevenire la violenza di genere confondendo ancor di più bambine e bambini, ragazze e ragazzi sulla loro identità sessuale e sulla sana relazione tra uomini e donne, andando così ad aumentare proprio i problemi alla base di questi raccapriccianti fatti. Non solo non esiste alcun nesso tra la cosiddetta fantomatica “educazione affettiva” nelle scuole e la diminuzione delle violenze contro le donne, ma nei Paesi in cui la si impartisce da decenni tali violenze sono addirittura aumentate.
L’educazione affettiva in salsa relativista e arcobaleno non solo non è la soluzione del drammatico problema, ma è parte del problema stesso. Un indottrinamento martellante che purtroppo trova conferme e terreno fertile in alcune amministrazioni locali, che spingono per introdurre la Carriera Alias e il gender nelle scuole. Tutto questo è pericoloso per bambini e adolescenti, perché fa loro credere che si possa davvero “nascere nel corpo sbagliato” con il rischio di intraprendere percorsi di cambio di sesso sia sociale che chirurgico, spesso irreversibili. Le famiglie non sono disposte ad appaltare l’educazione dei loro figli a chi vorrebbe utilizzare le scuole per promuovere le proprie idee politiche e ideologiche”. Così Francesca Lazzeri, referente del Circolo Territoriale di Ladispoli di Pro Vita & Famiglia onlus.
Max |