“Avviare in un contesto di emergenza igienico sanitaria lo svolgimento delle prove del concorso straordinario (e a seguire un maxi-concorso con oltre 500.000 candidati) non produce alcun effetto immediato in termini di assunzioni, mentre espone la scuola e il personale coinvolto a un possibile aumento dei contagi nelle scuole e alla possibilità che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che svolgono e che li espone a tali condizioni, siano esclusi dalla partecipazione al concorso”.
Così, attraverso una lettera inviata ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, stamane i sindacati della Scuola hanno chiesto all’unisono la sospensione delle prove del cosiddetto ‘concorso straordinario’ per i docenti di scuola secondaria, optando quindi per un percorso differente.
In sostanza le sigle sindacali fanno “richiesta di sospensione delle prove, a tutela del personale precario della scuola e della salute di tutte le persone coinvolte”. Nello specifico Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio spiegano che “Riteniamo che il Parlamento possa promuovere un più complessivo ripensamento su una procedura che, se nell’immediato si rivela unicamente un fattore di ulteriore stress per le scuole, meriterebbe comunque di essere riconsiderata alla luce di quanto avvenuto anche in altri settori della PA, mettendo in atto percorsi di stabilizzazione per titoli e prova orale che consentirebbero di garantire l’assunzione in forma stabile di quei precari già oggi impegnati in cattedra con serietà e professionalità al servizio del nostro sistema di istruzione”.
Max