“Io vedo molto complesso negare il diritto allo studio, se non c’è obbligo vaccinale, a chi non si è vaccinato. Credo siano interpretazioni estreme che però vanno coniugate con il buon senso. Farei una valutazione solo lì dove ci dovesse essere un’azione formalizzata da parte degli organi competenti”. Ad intervenire con l’Adnkronos sul rischio di provvedimenti discriminatori su quarantene e Dad per gli studenti non vaccinati è il segretario nazionale di Cisl scuola, Maddalena Gissi.
“Il diritto allo studio – prosegue – non può essere negato a nessuno. Va coniugato con quello alla salute. Se ci sono problemi di nuovi varianti e cluster, sicuramente gli organi competenti dovranno garantire che la pandemia non si diffonda ulteriormente. Per questo penso che senza farci sopraffare da valutazioni di natura ideologica ogni atto vada considerato alla luce di quanto sta avvenendo o potrebbe avvenire. La dad è a tutti gli effetti una modalità didattica che non può essere esclusa dalle attività ed è una modalità didattica di emergenza. Quindi in caso di necessità sarà utilizzata”.