Esami in presenza per scuole medie e superiori: così la scuola si prepara a chiudere l’anno scolastico. Lo ha confermato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a Che Tempo che fa: “Per gli esami di quest’anno chiediamo che i ragazzi e i professori concordino un tema sul quale sviluppare in 40 giorni un elaborato da discutere in presenza. Questo vale sia per l’esame di scuola media che per l’esame di maturità”, ha assicurato.
Il ministro ha poi precisato che “nei mesi passati la scuola ha fatto di tutto per restare aperta, anche nelle zone rosse i bambini fino alla prima media erano a scuola. I nostri insegnanti hanno imparato a usare gli strumenti per la Dad, non è vero che scuola è stata ferma, chiusa. Non si è mai fermata, i nostri insegnanti hanno tenuto aperto fintanto che non si è presentato questo nuovo appuntamento, un virus che nel frattempo è cambiato. Non accetto l’idea di una scuola bloccata”.
“Si poteva far di più – ammette – ma siamo un Paese che ha problemi vecchi come la dispersione scolastica, il gap tra Nord e Sud e bisogna ripartire dai bambini e dai ragazzi. In questo sarà fondamentale il Recovery Plan”.
Il ministro Bianchi rivela poi come vede la scuola del futuro: “Una scuola affettuosa, in cui torni ad avere gli affetti per gli altri. Dopo anni di individualismo dobbiamo tornare a una scuola che permetta ai ragazzi di imparare ad affrontare il mondo insieme”, conclude.