(Adnkronos) – Dopo essere stati ospiti indesiderati anche sotto l’ombrellone per molte famiglie italiane, i pidocchi rischiano di tornare sui banchi più numerosi di prima. A lanciare l’allarme il pediatra Italo Farnetani che conferma la presenza di segnali di incremento dei casi di pediculosi. Si tratta di un tema ricorrente ad ogni inizio di anno scolastico e che i dirigenti scolastici, in particolare delle Elementari, si trovano spesso a dover affrontare.
“E’ un problema soprattutto nel primo ciclo scolastico, cioè con i più piccoli. Come intervenire? Maestra, docente e dirigente scolastico non possono allontanare il bambino o ragazzo dalla scuola – spiega all’Adnkronos Crista Costarelli, preside del Liceo Newton di Roma e presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio -, ciò che il preside può fare è una circolare nella quale si invitano i genitori, le famiglie a fare un controllo accurato, in particolare in autunno, periodo di più facile proliferazione del parassita”.
“Tuttavia, malgrado la richiesta di controlli accurati, può accadere che, in alcuni casi, i bambini vengano a scuola anche in presenza di pidocchi espliciti o anche solo di sospetto di presenza di lendini – spiega ancora Costarelli – in questi casi qualora il docente se ne accorga, avverte il preside e garbatamente viene chiesto alla famiglia di fare un controllo ancora più attento, di tenere a casa il bambino o ragazzo, e di prendere i dovuti provvedimenti. Nel caso in cui i provvedimenti richiesti non vengano attuati, dirigente scolastico e docenti non possono allontanare l’alunno dalla scuola e in questo caso è necessario l’intervento della Asl e del personale sanitario preposto. La scuola può solo raccomandare e invitare la famiglia ad intervenire, dopodiché spetta al personale sanitario dell’Asl di competenza intervenire”.
“Equilibrio e nessun allarme. Io credo che sia necessario, come in tutti i casi, un approccio di estremo equilibrio”, l’appello della professoressa Maria Rosa Monterosso, preside del Liceo A.Volta di Reggio Calabria. “A parte la normale profilassi, – spiega Monterosso – non è possibile prevenire il problema, se non applicando i consueti comportamenti, utili all’igiene personale e collettiva. Perciò, eviterei di attribuire alla possibilità di pediculosi un’enfasi eccessiva – conclude Monterosso – e valorizzerei il bello del ritorno a scuola, del ritrovarsi in un’atmosfera di gioia all’insegna delle novità”.