I primi tornati ad udire ‘il suono della campanella’, lo scorso 5 settembre, sono stati gli alunni della provincia di Bolzano, ed oggi si sono uniti a loro altri 7 milioni di studenti, dislocati lungo tutto lo ‘Stivale’. Stamane è infatti scattato il ‘D-Day’ per giovani e minori del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, della Provincia di Trento, del Friuli-Venezia Giulia, dell’Abruzzo, parte del Lazio, e della Basilicata.
A seguire, secondo il calendario stilato dal ministero dell’Istruzione, sarà poi la volta di bimbi e ragazzi della Campania. Quindi, dal 14 settembre, tutti sui banchi in Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, ed Umbria e, ancora, il giorni dopo (il 15), toccherà anche agli studenti di Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. Infine, il 19 settembre, completeranno il ‘registro nazionale delle presenza’, i giovani di Sicilia e Valle d’Aosta.
Per quel che riguarda invece la scuola dell’infanzia, informano dal ministero, quest’anno, tra ‘maschi e femminucce’, ‘debutteranno’ nelle aule scolastiche in 821.970 mentre, alle primarie accederanno in 2.260.929, altri (1.557.403) andranno nella secondaria di primo grado, e 2.645.849 alla secondaria di secondo grado. Complessivamente, il 51,1% dei giovani frequenterà un indirizzo liceale, il 31,8% un Istituto tecnico, ed il 17,1% quello Professionale.
Infine, in merito al sempre ‘discusso e discutibile’ (gli amministratori affermano delle ‘verità’ che spesso gli addetti ai lavori smentiscono con i fatti), personale scolastico, stando a quanto evidenziato fino all’8 settembre (ma già si specifica che è ancora ‘in aggiornamento’), nel database dell’Istruzione, ad agosto gli Uffici Scolastici Regionali (Direzioni generali e Uffici di ambito territoriale), comunicano che l’immissione in ruolo hanno determinato l’assunzione di 50.415 docenti, 9.021 Ata (personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e 317 dirigenti scolastici.
Max