Dopo essere stati costretti a prendere atto della decisione di mettere in secondo piano i nidi pubblici nellapertura del mese di luglio, voluta dagli Uffici centrali, ora si sta procedendo alla riorganizzazione complessiva dei servizi educativi senza coinvolgere nel ragionamento gli Enti di prossimità. La logica del prendere decisioni fondamentali per la gestione di servizi fondamentali senza coinvolgere quelle articolazioni dellAmministrazione che saranno chiamate poi ad applicare tali decisioni, oltre che essere miope è dannosa”. Lo dichiarano in una nota Andrea Catarci, presidente del Municipio Roma VIII e Paola Angelucci, assessora alla Scuola del Municipio Roma VIII. “Si è dovuta fronteggiare per tutto lultimo anno scolastico – prosegue la nota – limpossibilità di sostituire il personale educativo assente ed oggi si prefigura unulteriore operazione che porterà più problemi e disagi che benifici. Il fronte sindacale e del personale è compatto nel respingere le attuali proposte, volte più allaumento dei carichi di lavoro (orario più lungo e diverso rapporto educatrici/bambini) che alla qualità dei servizi offerti. La scuola non è una azienda ed i calcoli ragionieristici non funzionano per portare avanti i progetti educativi. E un bene comune da tutelare e rilanciare, investendo risorse per garantire a tutti bambini, famiglie, insegnanti e operatori, un livello degno della Capitale dItalia”, concludono Catarci e Angelucci.