“Andiamo avanti poco alla volta. Quando saremo tutti vaccinati e il Paese sarà tutto in sicurezza faremo a meno” delle mascherine, “l’idea è di Mario Draghi”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, oggi pomeriggio a Firenze, nel corso dell’inaugurazione del plesso scolastico dell’istituto superiore ‘Elsa Morante – Ginori Conti’ dopo i lavori di ristrutturazione.
“La scuola è tornata al centro della discussione”, ha poi sottolineato. “Stiamo uscendo da una situazione difficilissima e lo stiamo facendo insieme, che è la base della nostra democrazia”, ha aggiunto Bianchi. “Sembrava impossibile e siamo qui grazie al lavoro di tutti, grazie a quella cosa meravigliosa che è sancita dalla Costituzione dove si dice che i diritti delle persone devono essere coniugati sempre con il dovere della solidarietà – ha dichiarato quindi il ministro – Siamo in una scuola che sta insegnando i diritti e la solidarietà, i diritti e i doveri, la base di ogni educazione, base di un Paese che ha dimostrato, innanzitutto a se stesso, oltre che a tutti i Paesi del mondo, che quando tutti lavoriamo insieme si ottengono i risultati e il primo, quello che ci appaga tutti, è la contentezza dei nostri ragazzi. Abbiamo dimostrato di essere un grande Paese anche se noi a volte non ci crediamo e mettiamo sempre in fila le cose che non vanno”.
Il ministro Bianchi, infine, pensando a ciò che il mondo della scuola ha dovuto passare nel corso dei mesi della pandemia di coronavirus, ha detto: “Non buttiamo via i momenti che sembravano oscuri. Abbiamo imparato tantissimo durante il Covid. Certo che non vogliamo più essere in quella situazione ma non saremo più in quella situazione perché abbiamo imparato tanto”.
Sull’organico dei docenti nelle scuole “non sono preoccupato, abbiamo dato a tutti gli istituti il personale scolastico necessario, cosa che sinceramente prima avveniva a ottobre o novembre, noi lo abbiamo fatto prima dell’inizio della scuola”, ha detto ancora. Quanto alle classi pollaio, “abbiamo individuato esattamente dove sono le classi numerose attraverso studi e indagini: sono il 2,9% a livello nazionale e sono concentrate in particolare nelle scuole tecniche e lì indirizziamo i nostri interventi che abbiamo già fatto destinando delle risorse a quelle scuole”.