Ormai è una sorta di ‘disco rotto’, che continua a recitare la stessa nota in un ‘loop’ infinito. E’ anche vero però che, creare migliaia di posti di lavoro dal nulla, andando per di più a ‘normalizzare’ un elemento fondamentale all’interno di una società sana e civile, come la scuola, di questi tempi è comunque un’impresa.
Così da diverse settimane, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, non può far a meno di ribadirlo, foss’anche in solitudine, davanti alla cassiera di un bar! Figuriamoci dunque stamane, m quando ha ‘ricevuto’ i rappresentati Regionali per confrontarsi risotto alla ripresa delle lezioni scolastiche.
Azzolina: “Massima priorità alla scuola dell’infanzia”
Ed eccolo quindi l’esordio in pompa magna: ”Le scuole avranno oltre 50mila unità di personale in più per la ripresa fra docenti e ATA. Priorità massima sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria”. Ma, ha poi aggiunto, ”Non solo non stiamo tagliando ma stiamo aggiungendo il personale. Buona parte di questo personale verrà assegnato alla scuola primaria, ai bambini più piccoli, che sono quelli che hanno sofferto di più durante il lockdown. Con il decreto rilancio abbiamo previsto la possibilità di derogare al numero di alunni per classe per ridurlo progressivamente”.
Azzolina: “Pronti oltre 977 milioni per la scuola”
Poi finalmente, la reale motivazione che ha mosso i rappresentanti Regionali all’incontro: “Oggi dopo aver ultimato tutti i passaggi istituzionali e con le forze sociali – ha quindi annunciato la ministra – ho firmato l’Ordinanza che stabilisce i criteri di riparto delle risorse per l’organico aggiuntivo previste dal decreto rilancio. Si tratta di oltre 977 milioni che saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli Uffici Scolastici Regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze delle scuole”.
Azzolina: “Basta al sovraffollamento delle classi”
Quindi la responsabile dell’Istruzione ha tenuto a ringraziare “i nostri direttori generali che hanno svolto un lavoro costante e puntuale. Daremo un budget a ogni Ufficio scolastico che lo tradurrà, poi, in organico. Un sostanzioso ‘aumento’ grazie al quale, ha proseguito la Azzolina, “potremo finalmente cominciare a superare quelle norme, nate in epoca di tagli feroci alla scuola, che hanno portato al sovraffollamento delle classi. Con il decreto rilancio abbiamo infatti previsto la possibilità di derogare al numero di alunni per classe per ridurlo progressivamente. Un cammino che dovremo poi proseguire anche oltre l’emergenza”.
Azzolina: “Risorse anche per gli enti locali”
Inoltre, sempre parlando di ‘euro’, la ministra ha spiegato poi che “Gli stessi criteri previsti dall’Ordinanza di oggi saranno utilizzati per ripartire anche le altre risorse per l’organico che deriveranno dallo scostamento di bilancio che prevede 1,3 miliardi per la scuola. Una parte di queste sarà, infatti, dedicata a un ulteriore incremento di personale”. Ma non solo, nel decrete legge di agosto, ha assicurato ancora la Azzolina (e qui i rappresentanti Regionali sono andati in ‘brodo di giuggiole’), saranno inserite specifiche risorse da destinare agli Enti locali, sia per l’affitto degli spazi aggiuntivi, che per il pagamento delle relative utenze.
Azzolina: “Le scuole riapriranno in sicurezza”
Insomma tranquilli: ”La scuola riparte. Non ci sono dubbi”, ha tenuto poi ad assicurare la Azzolina davanti ai microfoni di un network romano, “Stiamo lavorando senza sosta, ed è un lavoro enorme per garantire la sicurezza. Abbiamo le linee guida, un protocollo con i sindacati, l’importante è fare squadra. L’obiettivo è riaprire. Riapriremo – assicura – ma garantendo la sicurezza a studenti e personale“.
Azzolina: “I soldi del Recovery anche per le scuole”
Infine, in merito alle strutture scolastiche, ha affermato, ”ci sono due piani di intervento: una di urgenza, legata alla riapertura a settembre, sulla quale stanno intervenendo gli istituti con lavori di edilizia leggera, fatto nell’urgenza. Poi un altro lavoro con investimenti in edilizia”, e qui la ministra (ben sapendo che almeno il 70% degli istituti scolastici del Paese sono fatiscenti), ha tenuto a sottolineare gli 850mila euro previsti per l’edilizia: “I soldi recovery fund devono essere utilizzati per rimettere a posto e costruire scuole. I piani sono due, da una parte l’urgenza dall’altra la programmazione. Per investire denaro devi avere una visione”.
Max