Arriva l’intesa sulla scuola. C’è il sì in merito all’accordo salva-precari. La nuova forma di accordo prevede l’assunzione per quasi 50 mila persone. Il ministro Bussetti commenta così: “Parte una nuova stagione di concorsi, bandiremo quasi 70.000 posti nella scuola”
Raggiunta intesa sulla scuola: sì al salva precari
Le parole del ministro sono particolarmente enfatiche nel momento in cui occorre entrare nel merito della questione. “Bandiremo due concorsi per la scuola secondaria, tra straordinario e ordinario, per quasi 50 mila posti. Altri 17.000 sono quelli del concorso ordinario per infanzia e primaria. Nei prossimi mesi, dunque, bandiremo quasi 70.000 posti nella scuola”.
In questi termini, per l’appunto, si è espresso il ministro dell’istruzione Marco Bussetti dopo il buon esito dei colloqui con i sindacati della scuola. Che cosa prevede, nello specifico, la nuova intesa?
In primo luogo sono incoraggiate misure straordinarie per arrivare a reclutare i precari storici. Su questo punto, soprattutto, più che su altri, è stata trovata la quadra complessiva su accordo più generalizzato che era sui banchi delle discussioni delle parti dopo la sigla, lo scorso 24 aprile a Palazzo Chigi, dei preliminari di accordo.
“L’accordo raggiunto oggi è frutto del serio lavoro che abbiamo condotto in queste settimane con le organizzazioni sindacali. Un confronto franco che porterà alla stesura di una norma attraverso la quale metteremo in campo misure straordinarie a tutela dei precari storici e, in contemporanea, avvieremo una nuova stagione di concorsi ordinari per chi vuole insegnare nella scuola secondaria.”, ha aggiunto ancora il ministro dell’istruzione Marco Bussetti.
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“Questo governo sta mostrando grande attenzione verso il comparto dell’istruzione. L’accordo di oggi ne è ulteriore riprova. Definiamo un percorso che ci consente di dare una risposta concreta al precariato giunto ormai a livelli esponenziali che rischiano di mettere in difficoltà il funzionamento del sistema, proprio perché negli ultimi anni sono mancati una seria programmazione e interventi adeguati”: così ha dichiarato il ministro dell’istruzione Marco Bussetti.
Particolarmente raggiante, il ministro ha chiarito alcuni aspetti del nuovo corso. Per i docenti che hanno già lavorato per almeno tre anni nella scuola, sia statale sia paritaria, si prevedono percorsi (Pas), che permetteranno di ottenere l’abilitazione all’insegnamento, utile, se non altro, per avere accesso alle supplenze annuali dalle graduatorie di seconda fascia e per insegnare nelle paritarie.
Al Pas potranno avere accesso anche i docenti di ruolo e i dottori di ricerca. Nello stesso tempo, stop al concorso straordinario e abilitante, da oltre 24.000 posti, per coloro che hanno maturato tre anni di insegnamento nella scuola statale, di cui uno specifico nella classe di concorso per cui si intende concorrere. La graduatoria verrà cadenzata anche dall’importanza dei titoli di servizio, dal punteggio attribuito a una prova scritta, da svolgere al computer, e da a una prova.
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Nel merito della svolta ‘scuola’, i sindacati si sono detti “soddisfatti per l’esito della trattativa sui precari”. Nel particolare “la trattativa con il governo sul reclutamento dei precari e l’accesso a un percorso abilitante speciale si è conclusa positivamente” affermano i sindacati della scuola: per la Flc Cgil Francesco Sinopoli, per la Cisl Fsur Maddalena Gissi, per la Uil Scuola Rua Giuseppe Turi, per lo Snals Confsal Elvira Serafini e per la Gilda Unams Rino Di Meglio.
“L’accordo prevede una procedura riservata e semplificata che dà accesso al 50% dei posti disponibili per il concorso ordinario e un percorso abilitante speciale senza selezione in ingresso. Il Pas sarà aperto a tutti i docenti con tre annualità di servizio nelle scuole statali, paritarie e percorsi di istruzione e formazione professionale limitatamente all’obbligo scolastico attivato entro e non oltre il 2019; articolato su più cicli annuali; aperto alla partecipazione anche del personale di ruolo e ai dottori di ricerca. La procedura del concorso straordinario finalizzata alla stabilizzazione prevede l’accesso ai docenti con tre annualità di servizio nella scuola statale maturate negli ultimi 8 anni; il requisito di avere svolto almeno 1 anno di servizio nella classe di concorso specifica per la quale si concorre; la valorizzazione del servizio prestato; una prova scritta computer based; una prova orale non selettiva. La procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.”, affermano.
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