“Ancora una volta ci ritroviamo a fare una battaglia nei tribunali per far riconoscere quello che la legge dice già da 30 anni: chi supera un concorso è idoneo a quel concorso ad esercitare quella professione. Gli idonei, per legge, dovrebbero essere inseriti nelle graduatorie finali per essere assunti. Il fine del concorso è quello di assumere chi viene selezionato, ma se questo è il fine perché chi è idoneo e supera la selezione non deve essere assunto”. Così, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Marcello Pacifico, presidente Anief, riferendosi ai primi risultati del concorso straordinario.
“In passato – ricorda – Anief avverso l’esclusione degli idonei nel concorso del 2012 ha fatto ricorso e l’ha vinto, l’ha rifatto nel 2016 e il legislatore ha cambiato idea. Speriamo che cambi idea anche in questi giorni perché stiamo presentando anche degli emendamenti su questo punto, in caso contrario è evidente che dobbiamo ricorrere in tribunale per garantire l’inserimento degli idonei. Il problema del concorso straordinario nasce anche dall’esigenza di andare a stabilizzare i precari con 36 mesi di servizio, riteniamo quindi che tutti coloro che hanno partecipato a questo concorso debbano poter essere inseriti nella graduatoria finale in base ai punteggi che hanno avuto, anche rispetto alle prove che sono state svolte”.
“E’ poi di questi giorni – continua Pacifico – la notizia che il ministero finalmente ha predisposto delle prove suppletive il 10 maggio per tutti coloro che non hanno potuto partecipare per il Covid; stiamo parlando di 9000 candidati che hanno presentato domanda ma che non si sono seduti allo scritto di febbraio proprio per la pandemia”.