“Per la prima volta il sindacato Anief sarà presente ai tavoli per il rinnovo contrattuale e abbiamo tante proposte da portare avanti. Le prime riguardano quelle di avere un salario minimo ancorato al costo della vita”. Così, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Marcello Pacifico presidente Anief. “Non è possibile – sottolinea – che dopo il blocco avvenuto per dieci anni, avere ancora oggi degli stipendi lontani 5-6 punti anche con i nuovi aumenti dell’inflazione”.
“Dopo una vita spesa sul precariato – spiega – faremo una battaglia sulla parità di trattamento tra persone precarie e di ruolo, sia a livello giuridico che economico. Dal diritto alle ferie, ad esempio, al diritto degli scatti di mensilità”.
“Cercheremo poi – continua Pacifico – di rivedere i profili professionali, garantendo anche il rispetto delle norme sulla sicurezza dei lavoratori, ma anche il riconoscimento del burn out. Questo ci porterà anche a chiedere delle specifiche indennità, a cominciare da quelle con il test epidemiologico da Covid 19 proprio perché si tratta di un lavoro svolto in presenza che al pari delle altre categorie ha rischio elevato anche di tipo biologico. Poi bisogna riconoscere un’indennità di sede ad esempio per chi lavora a centinaia di chilometri lontano da casa. Tutti argomenti che riguardano di fatto la possibilità di verificare e valorizzare il personale della scuola non solo docente, ma anche amministrativo dell’università, della ricerca, delle accademie e dei conservatori”.