Dopo la giornata dedicata al commiato di Giorgio Napolitano, che ha lasciato il Quirinale al termine di una presidenza durata 9 anni, è partita la corsa politica che porterà all’elezione del nuovo presidente della Repubblica: la prima votazione è prevista per il 29 gennaio. Mentre il capo dello Stato uscente è già al lavoro a Palazzo Giustiniani, la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, è intervenuta a Mix24 tracciando un identikit del nuovo presidente. Serracchiani ha ribadito l’ importanza del consenso di Silvio Berlusconi leader del partiro di Forza Italia. “Fondamentale il profilo internazionale. Serve anche perché i nostri rapporti con l’Europa sono fondati spesso da relazioni anche personali, sono relazioni che si costruiscono negli anni”. Serracchiani ha poi sottolineato che “senza Berlusconi non si può eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Credo che non si potrebbe e dovrebbe fare mai senza alcuna forza politica. I numeri sono abbastanza chiari. Anche tenuto conto che dopo il quarto scrutinio c’è una maggioranza assoluta, in ogni caso servono dei numeri importanti, anche per legittimare il prossimo presidente”. Il premier Matteo Renzi, ha intenzione di trovare al più presto un’intesa sul successore di Napolitano. Il presidente del consiglio ha inviato un messaggio a Silvio Berlusconi, il quale ha replicato che il suo partiro non accetterà un nome di presidenti di “sinistra”, che hanno trasformato l’ Italia in una nazione non democratica. Stefania Fassina, deputato della camera della minoranza del PD, tiene aperta la porta ai grillini. Si dichiara preoccupata, in quanto dopo aver acquisito il consenso di Berlusconi, si ignorano forze politiche importanti. Dal suo blog Beppe Grillo, leader del M5S, boccia tutti i nomi che circolano in queste ore. La partita del successore al Colle, si sta giocando in questi giorni in Parlamento, dove è ancora aperta, la discussione su legge elettorale e bicameralismo.