scontro Italia-Francia su Africa: Parigi convoca ambasciatrice

    Scontro Italia-Francia a tutto spiano. Sembrano frasi surreali, quasi anacronistiche: ma è l’attualità di una crescente tensione politica e diplomatica che tra i due paesi e tra i due governi di Parigi e Roma è andata crescendo nei mesi. Fino alla situazione odierna, per la quale lo scontro Italia-Francia si è acuito con le accuse del M5S e ha portato alla decisione da parte dei transalpini di convocare l’ambasciatrice.
    Lo scontro Italia-Francia si è accentuato in queste ultime giornate dopo che dal leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio erano piovute forti critiche in merito al modo in cui, secondo l’attuale ministro italiano, i francesci influenzino l’economia delle ex colonie francesi per poi fare la ’morale’ a tutto il resto dell’Europa sul tema Africa.
    Che lo scontro Italia-Francia poggi anche su altri piani, prima di tutto quello economico e finanziario dei controversi rapporti tesi tra l’Europa che vede Macron e quella che vorrebbe Di Maio, è un dato di fatto. Ma le tensioni diplomatiche ora sono concentrate appunto sulla querelle legata ai rapporti con l’Africa ed al modo in cui, Parigi starebbe influenzando economicamente le ex colonie africane e quindi anche i movimenti dell’immigrazione verso l’Europa. Il ministro francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, ha risposto alla contestazione italiana ufficializzando la convocazione dell’ambasciatore italiano, Teresa Castaldo in segno di protest contro le «affermazioni inaccettabili e inutili» espresse ieri dalle «autorità italiane». Ovvio il riferimento al vice premier Luigi Di Maio che aveva letteralmente accusato Parigi di «impoverire l’Africa» peggiorando l’emorragia migratoria. «Se vogliamo continuare a parlare degli effetti continuiamo con la retorica dei morti in mare, che ovviamente sono una tragedia e hanno tutto il mio cordoglio, ma dobbiamo parlare delle cause. Perchè, se oggi c’è gente che parte, è perchè alcuni Paesi europei, con in testa la Francia, non hanno mai smesso di colonizzare l’Africa», ha dichiarato infatti. «La Ue dovrebbe sanzionare la Francia e tutti quei Paesi che come la Francia stanno impoverendo l’Africa e stanno facendo partire quelle persone», ha proseguito Di Maio.
    La convocazione dell’ambasciatore italiano ha fatto inorridire le opposizioni: il Pd ha chiesto che il ministro degli Esteri, Enzo Moavero «riferisca subito in aula».
    Di Maio ha chiarito la propria posizione senza indietreggiare.«Io non credo che sia un caso diplomatico, io credo che sia tutto vero. La Francia è uno di quei Paesi che stampando la moneta per 14 Stati impedisce lo sviluppo e contribuisce alla partenza dei profughi. Se l’Europa in questo momento vuole avere un pò di coraggio, deve avere la forza di affrontare il tema della decolonizzazione. Noi abbiamo acceso un faro di verità».
    Prova a stemperare il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha parlato di «rumore mediatico che entra poco nei problemi di fondo che stiamo discutendo sia in Italia sia in Europa».
    SI è invece profondamente irritato il leader Ue Pierre Moscovici che ha parlato di «frasi irresponsabili». La Lega, notoriamente contraria alle politiche di Emmanuel Macron, si affida alle parole di Paolo Grimoldi. «Se la Francia si permette di convocare il nostro ambasciatore a Parigi solo per le battute delle ultime ore del vicepremier Di Maio allora noi, in proporzione, quando Macron e i suoi ministri la scorsa estate rovesciavano insulti e offese sul nostro Governo avremmo come minimo dovuto espellere il loro ambasciatore a Roma», ha detto il segretario della Lega