“Le forze di polizia hanno dovuto reagire ad un attacco premeditato da parte di un gruppo di facinorosi, che infiltratisi tra i manifestanti, hanno effettuato unlancio di oggetti. Il tentativo è stato respinto da un calibrato intervento dei reparti impiegati”. Questo il comunicato della Questura di Roma, che spiega il grado di tensione che stamane ha raggiunto la protesta dei tassisti contro il rinvio dei divieti per abusivi e noleggiatori. Una protesta alla quale si sono aggiunti anche ambulanti contro la Bolkestein. Come ha riferito la Polizia, un gruppo di facinorosi, staccatosi dalla manifestazione principale, si è diretto verso la sede del Pd, dove si sono registrati scontri e cariche. La dura reazione degli agenti ha ulteriormente inasprito la tensione, e dal corteo si sono levati lanci di uova, e bottiglie mentre, gli infiltrati, hanno risposto brandendo le aste delle bandiere. Chiusi da una cinta di agenti, tassisti e ambulanti sono stati allontanati verso via del Tritone. Ovviamente la situazione ha letteralmente paralizzato il traffico nel cuore del centro storico, con via del Corso bloccata da Piazza Venezia a Largo Chigi. Ma oggi, come da previsioni, era il giorno più lungo, e in occasione dellincontro tra il ministro Del Rio ed i sindacati di categoria (previsto nel primo pomeriggio), nella Capitale sono giunti tassisti da tutta Italia per far sentire la loro voce. E sotto Palazzo Chigi, oltre ai cori, i fischietti e gli slogan (“contro i colossi come Uber”), cè stato anche un momento di panico in seguito allesplosione di un petardo. Tra le più bersagliate dalle invettive della piazza, la senatrice Linda Lanzillotta, autrice dell’emendamento che, secondo i tassisti, avvantaggia il noleggio con conducente e i servizi di mobilità basati su piattaforme online come Uber. Nel pomeriggio poi i tassisti attenderanno sotto il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, lesito dellincontro le organizzazioni sindacali ed il ministro Graziano Del Rio che attraverso una nota ha avvisato: “Si lavora insieme se non ci sono violenza e minacce”.
M.