Sciopero Usa, Vinciquerra (Sony Pictures): “Tornare a dialogare per raggiungere accordo”

(Adnkronos) – “Dobbiamo agire con cautela e in questo momento è prioritario raggiungere un accordo. I nostri attori e sceneggiatori sono fondamentali per il comparto della produzione audiovisiva. E ora dobbiamo tornare a dialogare”. Il ramo d’ulivo ad attori e sceneggiatori Usa in sciopero lo porge dall’Audio-Visual Producers Summit in corso a Trieste Tony Vinciquerra, presidente e ad di Sony Pictures Entertainment.
 

Intervendo in uno dei panel del summit insieme a Tarak Ben Ammar, Owner di Eagle Pictures Entertainment, Vinciquerra ha annunciato: “In Italia abbiamo un accordo con Eagle Pictures per produrre insieme sei film in lingua italiana”. “I film in una lingua locale sono più difficili da internazionalizzare. Siamo i numeri uno in Spagna e Germania con un certo successo – ha continuato Vinciquerra – in India ancora non produciamo, ma ci arriveremo”. 

Nel corso del summit i due hanno lodato anche il sistema di tax credit vigente in Italia: “Il tax credit ha incentivato la produzione audiovisiva in Italia – ha detto Tarak Ben Ammar – anche perché l’Italia è il set più bello al mondo per ambientare un film. Non si possono trovare location migliori in cui girare, qui c’è ogni tipo di paesaggio: le coste, le grandi città, le montagne. Inoltre, il tax credit è più vantaggioso rispetto ad altri Paesi europei e le maestranze sono le migliori nel mondo. Con Eagle abbiamo annunciato la realizzazione di nuovi studios a Roma con un investimento di circa 50 milioni: sono convinto che numerose produzioni internazionali saranno ancora più attratte per la realizzazione di opere in un’ottica di scambio vicendevole tra l’Italia e il mondo di opere, idee e maestranze”. 

Sul tema è intervenuto anche Tony Vinciquerra: “Certamente sono fondi più che necessari. Costa così tanto produrre un film, Ma senza incentivi non si può produrre e non si possono fare profitti.” E ha aggiunto: “Il fattore decisivo nelle opere audiovisive sono le persone che lavorano dietro le quinte. Senza di loro non è possibile pensare, sviluppare e portare a termine una produzione locale. C’è una grande domanda di personale qualificato e credo che noi tutti addetti ai lavori siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti”.