”Per la prima volta cittadini e lavoratori saranno dalla stessa parte in occasione dello sciopero del 25 ottobre, e gli utenti romani daranno il proprio contributo per bloccare la città. La situazione della Capitale è talmente devastante, con i servizi pubblici in costante peggioramento, l’insoddisfazione dei cittadini dilagante e il caos delle società partecipate, che non esiste altra soluzione se non il commissariamento dell’amministrazione. I cittadini romani sono le prime vittime del degrado e del costante peggioramento dei servizi pubblici e, per tale motivo, non possono che appoggiare e sostenere lo sciopero del 25 ottobre. Proprio in tale data il Codacons scenderà in piazza assieme ai sindacati, in rappresentanza degli utenti della capitale”.
E’ Carlo Rienzi, presidente del Codacons, a spiegare la dimensione dello sciopero generale che il prossimo venerdì – 25 ottobre – di fatto paralizzerà la Capitale. La presenza dei consumatori accanto alle differenti sigle sindacali e di settore – che poi vedremo – da infatti un senso ancora più forte all’agitazione, che si prefigge di manifestare contro lo stato di degrado in cui versa la Capitale, chiedendo quindi con urgenza il commissariamento della sindaca Virginia Raggi.
Dal canto sua ‘la triplice’ (Cgil-Cisl-Uil), nel corso della conferenza stampa, ha tenuto subito ad avvertire la cittadinanza affermando: “Mi scuso a nome di tutti i sindacati con i cittadini per i disagi che ci saranno il 25, non ci divertiamo a bloccare la città“.
Come ha spiegato Natale Di Cola, della Cgil, “Non è uno sciopero a cuor leggero. Questa volta anche i consumatori stanno sostenendo questa protesta. E’ uno sciopero per Roma, dove i cittadini hanno servizi scadenti e i lavoratori lavorano in condizioni umilianti, basta con il degrado di questa città“.
Dal canto suo Alberto Civita, segretario della Uil Lazio, tiene a precisare che “E’ il primo sciopero generale di Roma, non c’era mai stato, perché quello che facemmo con Marino era uno sciopero dei dipendenti pubblici. E’ uno sciopero politico da quando ci hanno mandato la polizia a forzare il cordone di lavoratori al presidio di Multiservizi. Venerdì mattina è prevista anche una manifestazione in Campidoglio – ha aggiunto ancora Civica – “e stanno arrivando tante adesioni da altre sigle sindacali e dalle associazioni dei consumatori. Abbiamo evitato il corteo per non aumentare il disagio dei cittadini. E’ stata una decisione che abbiamo preso non a cuor leggero ma confidiamo nel fatto che i cittadini capiscano che se siamo arrivati a questo punto è perché non ci è stata data nessuna possibilità di mediare” Intanto il Campidoglio non ci ha proprio mai incontrati e di conseguenza non ci ha dato nessuna risposta su nulla: né sulla questione di Roma Metropolitane né sulle altre partecipate, da Ama a Farmacap, da Risorse per Roma a Multiserivizi, da Atac a Equa Roma a Zetema”.
Anche il consigliere di Sinistra per Roma, Stefano Fassina, nel corso dell’incontro dei capigruppo capitolini di opposizione (cpmposti da Svetlana Celli – Roma per Roma, Cristina Grancio – Dema, e Giulio Pelonzi – Partito Democratico), ha spiegato perché ci sarà anche la loro presenza venerdì prossimo: ”Noi vogliamo aderire e sostenere uno sciopero che riguarda i lavoratori ma anche tutta la città. ‘Siamo molto preoccupati per le condizioni in cui versano le partecipate. La liquidazione di Roma metropolitane è la prima applicazione di una strategia che punta a mettere in difficoltà Ama, Farmacap e le altre partecipate dal Comune, per applicare la legge Madia e privatizzare. Dopo tantissimi anni il 25 ottobre ci sarà uno sciopero generale indetto dai sindacati, è un fatto non rituale che non andrebbe sottovalutato”.
Max