Con l’arrivo di ottobre, l’Italia si prepara a vivere un autunno di forti agitazioni sindacali. Sono già stati indetti più di 60 scioperi che riguarderanno vari settori, come trasporti, sanità, giustizia e istruzione. Le proteste coinvolgeranno tanto il livello locale quanto quello nazionale, con l’apice che potrebbe essere rappresentato da uno sciopero generale. A partire dal 1 ottobre, lavoratori di diversi ambiti incroceranno le braccia in segno di protesta contro condizioni lavorative, salari e questioni legate alla gestione del settore pubblico e privato. Tra i principali scioperi previsti ci sono quelli del settore trasporti, con possibili forti disagi per i cittadini.
Il settore trasporti sarà uno dei più colpiti dalle agitazioni di ottobre. Il 5 ottobre sarà una delle prime giornate di sciopero rilevante, con l’astensione dal lavoro del personale del trasporto pubblico locale (Tpl) proclamata da Orsa Trasporti. La durata sarà di 24 ore, con diverse fasce di garanzia a seconda della città. Lo sciopero coinvolgerà anche diverse città italiane come Rimini, Lecce, Modena, Piacenza, Reggio Emilia e Udine. Ulteriori scioperi locali sono previsti per il 15 ottobre, mentre il 18 ottobre ci sarà una mobilitazione nazionale di 24 ore, escludendo alcune regioni come l’Emilia Romagna e Trapani.
In aggiunta, lo sciopero ferroviario avrà un impatto significativo il 9 ottobre, con il personale Rfi che si asterrà dal lavoro per 24 ore. Dal 12 al 13 ottobre si fermeranno anche i lavoratori delle aziende ferroviarie su scala nazionale, con esclusione della manutenzione infrastrutturale di Rfi. Il settore del trasporto aereo sarà coinvolto l’11 e il 27 ottobre, con proteste da parte dei lavoratori Enav, Icts Italia, e dei piloti EasyJet.
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Anche la sanità sarà colpita da vari scioperi, con il primo che è fissato per l’11 ottobre. In questo caso, le aziende della sanità privata che applicano il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) Aris-Aiop e Uneba si asterranno dal lavoro, un’iniziativa promossa da Cub Sanità. A livello regionale, ci saranno proteste in Sicilia, con i lavoratori della clinica Hermitage Maugeri che sciopereranno il 15 ottobre. Ulteriori astensioni dal lavoro interesseranno i dipendenti della fondazione Istituto San Camillo di Centallo il 18 ottobre. Questo sciopero riguarderà le strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali, un settore chiave soprattutto dopo la pandemia, che ha evidenziato criticità sia sul fronte occupazionale che su quello delle risorse.
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Il sistema giudiziario non sarà immune alle proteste. Il 7 ottobre gli avvocati di Lamezia Terme si asterranno dalle udienze, mentre dal 10 all’11 ottobre sarà la volta dei legali di Torre Annunziata. Dal 14 al 18 ottobre, la Camera penale di Crotone ha indetto uno sciopero di 5 giorni, durante il quale gli avvocati si asterranno da ogni attività legata alle udienze penali. A livello nazionale, l’8 ottobre vedrà la protesta dei cancellieri esperti del ministero della Giustizia.
Uno dei momenti chiave sarà lo sciopero generale nazionale del 18 ottobre, che coinvolgerà i settori pubblici e privati per 24 ore. Indetto dal sindacato Cobas, questa manifestazione esclude però alcuni settori strategici come la sanità pubblica e i settori socio-sanitari assistenziali. Infine, il mese si chiuderà con lo sciopero plurisettoriale del pubblico impiego, scuola e Vigili del Fuoco, programmato per il 31 ottobre. Anche in questo caso, saranno previste delle eccezioni, come i servizi cimiteriali e le funzioni di polizia municipale.
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