(Adnkronos) – La nespola, proprietà e benefici di un frutto ‘minore’. La nuova puntata de ‘Il Gusto della Salute’ è dedicata alla nespola, frutto gustoso che in questo periodo dell’anno fa bella mostra di sé sui banchi delle frutterie e sulle nostre tavole. La rubrica online, coordinata dall’immunologo Mauro Minell
i responsabile per il Sud della Fondazione per la Medicina Personalizzata in collaborazione con Adnkronos Salute, approfondisce i temi legati alle due varietà principali di nespolo, quello comune e quello del Giappone, oramai decisamente più diffuso.
“Una volta – spiega Marco Renna, giornalista esperto di cultura popolare – si sceglieva di piantare un albero di nespolo nel giardino di casa perché si riteneva che fosse dotato di poteri magici in grado di tenere lontane streghe e creature della notte. Negli orti dei monasteri la coltivazione di nespole era particolarmente diffusa. Servite in tavola era prassi che fosse l’abate del convento il primo a gustare il frutto a fine pasto e, solo successivamente, il resto della comunità”.
L’analisi nutrizionale è a cura della biologa nutrizionista Dominga Maio che evidenzia “il grande contenuto d’acqua della nespola, cui si aggiungono proteine e zuccheri, soprattutto fruttosio e glucosio, oltre che fibre, utilissime per le funzioni intestinali – avverte – Cariche di vitamine, le nespole di stagione, buone per preparare anche salse dolci e marmellate, possono essere consumate in qualsiasi momento della giornata in ragione di un loro basso indice glicemico. Tuttavia – avverte la Maio – quando andiamo ad acquistarle, facciamo attenzione che le nespole siano integre, fresche, turgide e con la buccia non avvizzita.”
L’analisi del più ampio impatto salutistico è a cura dell’immunologo Mauro Minelli che sintetizza in pochi punti i segreti della nespola partendo dall’azione protettiva che questo frutto primaverile “è in grado di svolgere su cuore e vasi sanguigni, grazie al potassio e alle vitamine A e del gruppo B che supportano la funzione cardiocircolatoria – osserva l’immunologo – La stessa vitamina A, in forza delle sue capacità antiossidanti, è anche in grado di supportare la funzione visiva esercitando un’azione protettiva sulla retina, e di preservare le mucose e la pelle, schermando quest’ultima dall’invecchiamento o dall’azione nociva di fattori esterni. La nespola svolge pure un’azione di controllo sui livelli ematici di colesterolo, visto che le fibre in essa contenute provvedono a legare i grassi in eccesso impedendone l’assorbimento intestinale. Regola e depura l’intestino – continua Minelli – soprattutto grazie al suo contenuto in pectina, fibra solubile dotata di azione lassativa e, dunque, in grado di agevolare il transito lungo il canale alimentare. Altra funzione, soprattutto sostenuta dai sali minerali contenuti nella nespola, è il supporto all’ematopoiesi e cioè alla formazione degli elementi corpuscolati del sangue, tra i quali in primo luogo i globuli rossi. E poi la nespola, essendo molto ricca d’acqua, favorisce la diuresi così rivelandosi utile a chi soffre di calcolosi renale e facilitando l’eliminazione degli acidi urici in eccesso. Anche in fitoterapia e cosmetologia la nespola trova largo impiego, visto che estratti derivanti dalla lavorazione delle foglie del nespolo vengono utilizzati come mucolitici, espettoranti e decongestionanti, così come per preparare creme antinfiammatorie, lenitive e antirossore”.
“Quasi nessuna controindicazione – rimarca – se si esclude la possibilità di una reazione crociata con la bettula, visto che soggetti allergici al polline di quest’albero mangiando nespole potrebbero manifestare fenomeni reattivi all’interno del cavo orale (sindrome allergica orale) o, nei casi più importanti, orticaria e/o disturbi respiratori”. Cosa scartare della nespola, si chiede infine Minelli? “Certamente i noccioli, attenzione a non ingerirli perché a causa del loro contenuto in alcaloidi tossici possono provocare una serie di spiacevoli disturbi tra i quali soprattutto vomito e sintomi respiratori più o meno severi”, conclude.