(Adnkronos) – È il seme di una pianta millenaria e costituisce da sempre un ingrediente essenziale della nostra cucina e della pasticceria in particolare. Parliamo della mandorla, preziosa dispensatrice di benessere e protagonista della puntata di oggi de Il Gusto della Salute, la rubrica online ideata e coordinata dall’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata, in collaborazione con Adnkronos e patrocinata dall’Università Lum – Libera Università Mediterranea ‘Giuseppe Degennaro’ – con il suo corso di studi in Enogastronomia.
“La mandorla è il seme non il frutto – spiega Minelli – e il suo albero è divenuto leggendario, con origini che si perdono nella notte dei tempi; del resto i frutti del mandorlo sono stati ritrovati in tombe faraoniche dell’antico Egitto. Si dice che le mandorle siano state portate in Europa dai Fenici e che, in seguito, siano pienamente entrate nella cultura occidentale ma anche in quella ellenistica dove si è generato, fra i tanti, il mito epico di Acamantee Fillide trasformata in mandorlo da Atena. Da qui tutta una letteratura pregevolissima che pone al centro la stagione della fioritura del mandorlo con le classiche infiorescenze bianco-rosacee premonitrici dell’imminente primavera”.
Ma quali sono le proprietà benefiche delle mandorle? Rispondla biologa nutrizionista dottoressa Dominga Maio: “Comunemente definita frutta secca, la mandorla è un seme oleaginoso che ha trovato particolare fortuna in cucina e nella preparazione di dolci talvolta elaborati. Diversi studi scientifici hanno dimostrato la suafunzione protettiva sul sistema cardiovascolare e sul metabolismo. Importantissima la componente lipidica della mandorla che contiene anche vitamine, tra le quali soprattutto la vitamina E con straordinarie funzioni antiossidanti. La mandorla può essere tranquillamente consumata ogni giorno e andrebbe mangiata con tutta la membrana che riveste il seme. 25 – 30 grammi al giorno di mandorle sono l’ideale.”
“Esistono tuttavia delle controindicazioni – avverte Minelli – In effetti, proprio in ragione del suo contenuto in grassi, la mandorla è poco indicata per chi ha problematiche metaboliche. I soggetti diabetici, con ipercolesterolemia o in sovrappeso dovrebbero astenersi dal consumo di mandorle o ridurlo al minimo.
La presenza di arginina nella mandorla la controindica in quei soggetti che soffrono di herpes labiale recidivante. Così come il contenuto di ossalato di calcio dovrebbe suggerire a chi soffre di calcoli renali prudenza nel consumare questo seme.
Sul fronte squisitamente allergologico, le mandorle sono da escludere dalla dieta di chi ha una sensibilità immunologica al nichel e in tutti i soggetti con storia di allergia in generale perché le mandorle sono alimento poco sicuro essendo, oltre che istamino-liberatrici, serbatoio di allergeni vegetali particolarmente nocivi per soggetti sensibili. Ecco perché, pur non privandosi di un gusto speciale, occorre conoscere per apprezzare e cogliere di ogni alimento gli effetti più benefici e salutari.”