Una cosa è lo ‘scoop’, altra il buongusto. Un conto è ‘violare la privacy’ di un personaggio pubblico per ‘denunciarne’ le umane debolezze, ben altra cosa è ‘calpestare’ l’intima sofferenza di un personaggio pubblico, per lucrare sulla sua condizione di umana fragilità
In molti ricorderanno quando, a seguito di un incidente assurdo (soffocato da un pezzo di mozzarella mentre era ricoverato in ospedale), il regista Federico Fellini finì in gravissime condizioni in sala rianimazione, dove poi morì qualche giorno dopo. Ebbene, in quella triste ed orribile situazione, attraverso la compiacenza di un infermiere disonesto, che scattò foto impietose – con il celebre regista intubato – un ‘paparazzo’ tentò poi di piazzare gli scatti contattando varie testate giornalistiche. In quell’occasione, mostrando un grandissimo cuore (e tanto buonsenso), accadde invece che i giornalisti si compattarono facendo fronte comune: Fellini morente andava rispettato, e nessuno pubblicò le foto.
Vogliono 1 mln di sterline, ma prevale il rispetto
Ora, seppure con – si dice – condizioni cliniche differenti, la stessa cosa sarebbe accaduta con Michael Schumacher. Come molti sapranno, nel dicembre del 2013, in seguito ad un’apparentemente banale caduta con gli sci, il Re dei circuiti automobilistici mondiali (sullo scalino più alto del podio per ben 7 volte), finì quasi morente in ospedale. Un incidente rivelatosi molto più grave di quello che si pensava, da allora di lui si sa poco e nulla: non tanto ‘il segreto’ quanto il rispetto – anche per la sua famiglia – ha indotto i giornalisti ad attendere notizie ufficiali.
Ma oggi il tabloid britannico ‘Mirror’, ha titolato: “Foto rubate di Schumacher in vendita a 1 milione di sterline”. Anche in questo caso, ‘qualcuno’ sarebbe riuscito ad introdursi nell’istituto svizzero che sta seguendo la lunghissima ed altrettanto difficoltosa riabilitazione del pilota Ferrari, scattando alcune foto, definite da chi le ha viste “macabre”. La cosa che rincuora è che le foto sarebbero state scattate almeno un anno fa e dunque, anche in questo caso ha prevalso il buonsenso e nessuno le ha acquistate per farne uno scoop.
Dal canto suo Corina, moglie del pilota, ha allertato il suo staff legale e le autorità elvetiche, affinché sequestrino le foto…
Max