(Adnkronos) – La segretaria Pd Elly Schlein ospite oggi all’Assemblea nazionale di Azione, il partito di Carlo Calenda. “Abbiamo le nostre differenze, ci mancherebbe, ma al di là delle differenze – ha detto la dem – con un approccio pragmatico tante sono le questioni su cui noi possiamo lavorare insieme dimostrando che c’è un’alternativa a questa destra, costruendola nel merito delle cose e non chiudendoci in una stanza provando, forse senza riuscirci mai, a starci simpatici… Foggia lo dimostra dove riusciamo a costruire un perimetro con un programma coerente e mettere in campo una candidatura credibile, noi siamo in grado di tornare a vincere insieme”.
“Dopo aver raccolto gli ultimi frutti lasciati sul campo dal governo precedente, l’economia stra frenando. Noi vogliamo invece che il nostro Paese torni a crescere con un nuovo modello di sviluppo di fronte a sfide, come quella tecnologica che spaventano ma che noi dobbiamo trasformare in un’opportunità come stanno facendo tanti altri Paesi”, ha spiegato Schlein parlando della legge di bilancio.
“Invece – ha sottolineato – vediamo una manovra senza visione, minimalista, incapace di ridare slancio all’economia e non basteranno i fondi del Pnrr se non ci sono accanto politiche pubbliche che investono con coraggio sulla formazione, sullo sviluppo. Una manovra fragile con previsioni di crescita sovrastimate secondo tutti gli esperti”.
“Siamo tutti preoccupati dalle immagini drammatiche che arrivano da Gaza. il Pd ha condannato immediatamente gli attacchi terroristici di Hamas e chiesto la liberazione degli ostaggi senza condizioni, chiesto di evitare l’allargamento del conflitto e il rispetto del diritto internazionale da parte di tutti, l’attivazione di corridoi umanitari. Quella è una popolazione in cui la metà sono minori. Va evitata una strage come quella che stiamo vedendo e penso che sia stato un errore da parte dell’Italia non votare la risoluzione dell’Onu. Chiamatela tregua, cessate il fuoco, pausa ma fermiamo questa strage”, le parole della dem.
“Trovo incredibile che questo governo non abbia ancora ratificato il Mes, ne va della credibilità del nostro Paese. Il governo abbandoni la demagogia da quattro soldi e pensi seriamente alle ricadute sulla credibilità dell’Italia mentre si siede al tavolo di riforme importanti come la riforma del patto di stabilità”, il commento di Schlein.
E sull’esecutivo Meloni, “fa un po’ specie vedere una ministra così preoccupata per la stabilità dei governi, evidentemente non sono così uniti al loro interno…”, dice Schlein all’assemblea di Azione dove è intervenuta la ministra Elisabetta Casellati.
“Siamo andati ad incontrare il governo ma siamo andati chiarendo la nostra proposta: noi non siamo disponibili all’elezione diretta del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio perché crediamo che se c’è stata in questi anni un’istituzione che salvaguardato al credibilità e la stabilità è stata proprio il presidente della Repubblica le cui prerogative non accetteremo vengano intaccate”, ha poi continuato la dem. Il Pd, aggiunge, è disponibile a “rafforzare i poteri del premier” ma non all’elezione diretta.
L’unità delle opposizioni si è registrata sul “salario minimo sul quale a breve Giorgia Meloni dovrà finalmente rispondere ai 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri su cosa intende fare il governo e la maggioranza. Noi andiamo avanti. Stiamo dialogando con le opposizioni anche sul tema della sanità pubblica, siamo preoccupati dalle prospettive di tagli previste in questa manovra”, aveva detto Schlein arrivando all’assemblea di Azione.