“Solo dopo 15 giorni, di denunce alle autorità e segnalazioni allopinione pubblica, Facebook ha rimosso il video dai contenuti raccapriccianti che riguardava un episodio di bullismo. Un tempo lunghissimo nella rete, che preoccupa in merito alle garanzie promesse di interventi tempestivi del social network. Porteremo allAutorità Garante della privacy questo caso emblematico e gravissimo”. E quanto afferma attraverso un comunicato il Movimento Italiano Genitori (Moige). “Nel filmato la giovane vittima veniva raggiunta da una coetanea che si lanciava su di lei colpendola ripetutamente alla testa, la violenza non si arrestava neanche quando la ragazza cadeva a terra e continuava ad essere presa a calci anche da altre bulle, il filmato, che durava circa 1 minuto, si chiudeva con il naso della vittima pieno di sangue raccontano dal Moige – Irricevibile liniziale risposta fornita, sia a noi che ad altri utenti che ci hanno segnalato il caso, che recitava: ’Abbiamo determinato che rispetta i nostri standard della comunità’ scriveva Facebook. Siamo lieti aggiungono i genitori italiani – che un contenuto di tale violenza non sia più visibile, ma continuiamo ad essere preoccupati per i nostri figli, riguardo luso di Facebook che dichiara di mantenere il sito sicuro e accogliente per tutti e che contrattualizza lentrata al social anche ai minori dai 13 anni in su, senza il consenso formale dei genitori ed in piena violazione delle norme italiane a tutela dei minori, che vietano loro di sottoscrivere contratti”. Come non dargli torto, visto ormai luso errato – specificatamente promozionale di gesta borderline ospitate dal celebre social?
M.