“Ancora una volta rivolgiamo un plauso al direttore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnlam), Luciano Sammarone, per la sua reazione piena di equilibrio e buonsenso, alla notizia che l’orsa Gemma è entrata in un condominio di Scanno (AQ), spingendosi fino ai piani alti”.
Dunque, tengono a rimarcare dall’ Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), “Niente a che vedere con le ben note reazioni di altri amministratori che, a fronte di episodici faccia a faccia uomo-orso invoca subito catture e abbattimenti”, rivolgendosi chiaramente all’atteggiamento adottato invece dal presidente della Provincia del Trentino, Fugatti, che non ha esitato a condannare a morte i plantigradi della sua regione.
Il direttore del Pnalm sulle incursioni di Gemma: “Invitiamo tutta la popolazione alla pazienza ed alla calma”
Davanti alla stampa preoccupata’ dalle continue incursioni di Gemma nei luoghi abitati, Sammarone ha rassicurato dichiarando che “Il Pnalm proseguirà l’attività di monitoraggio dell’orsa Gemma, che ha circa 24 anni e ultimamente ha operato qualche incursione in ambiti antropizzati”, per poi invitare “tutta la popolazione alla pazienza e alla calma”.
Il direttore del Pnalm sulle incursioni di Gemma: “Dobbiamo aumentare la prevenzione per non rischiare di doverla chiudere in un recinto”
Del resto, ha poi aggiunto ancora il Presidente Sammarone, “Aumentare la prevenzione è l’unica cosa che possiamo fare, per non rischiare di dover andare incontro all’opzione di mettere Gemma in un recinto. Non è più riproduttiva, togli dalla natura un animale che devi solo accompagnare nella vecchiaia”.
Il plauso dell’Oipa alle dichiarazioni di Sammarone: “Una dichiarazione da cui trapela cura e rispetto per l’anziana orsa”
Insomma, ha voluto sottolineare l’Oipa, “Una dichiarazione da cui trapela cura e rispetto per l’anziana orsa. Questo è rispondere ai propri doveri di custode della biodiversità. Un comportamento esemplare molto lontano da quello dalle gestioni della fauna che in altre parti d’Italia viene vista come il nemico d’abbattere…”. A buon intenditor…
Max
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