SCANDALO VOLKSWAGEN, 11 MILIONI DI VEICOLI TRUCCATI. RICHIESTA UN’INCHIESTA EUROPEA DALLA FRANCIA

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    Diw, posti lavoro e made in Germany a rischio Il capo dell’istituto economico tedesco Diw, Marcel Fratzscher, mette in guardia dalle ampie e gravi conseguenze dello scandalo. E dalla Bild prevede perdite di posti di lavoro e possibili effetti sul made in Germany. Le multe che Vw dovrà pagare sono il meno, afferma. “Il danno all’immagine di Vw avrà gravi costi non solo sul mercato americano, ma anche a livello globale”. “Con questo saranno messi a rischio posti di lavoro e molti subfornitori in Germania”, aggiunge. Per l’economista, il caso potrebbe penalizzare anche la macchina dell’export tedesco, dal momento che “Vw era finora un’insegna per i prodotti ’Made in Germany’”. L’azienda: 11 milioni nel mondo i veicoli Volkswagen con discrepanze nei motori diesel. Serve un’inchiesta europea su tutti i costruttori, compresi quelli francesi” dopo lo scandalo Volkswagen “per rassicurare i cittadini”. Lo ha detto il Ministro delle Finanze francese, Michel Sapin.  Secondo quanto afferma la casa di Wolfsburg, sono 11 milioni nel mondo i veicoli Volkswagen con discrepanze nei motori diesel. I nuovi veicoli Euro6 diesel attualmente distribuiti in Europa, afferma Volkswagen in una nota,  “sono conformi alle leggi e agli standard di inquinamento”. Il gruppo “sta lavorando il più velocemente possibile a chiarire le irregolarità relative ad un particolare software usato nei motori diesel” che “non ha impatto su usura, manutenzione o emissioni” delle auto. Nuovo affondo Borsa, dopo lo scivolone di ieri: il titolo perde il 20%. Fca il 7% sulla scia dello scandalo. “E’ prematuro dire se sia necessaria qualsiasi misura di sorveglianza specifica anche in Europa e se i veicoli Volkswagen venduti in Europa abbiano lo stesso difetto. Stiamo comunque prendendo in esame la questione molto sul serio. Siamo in contatto con l’azienda e l’Agenzia Usa per l’Ambiente (Epa)”. Lo afferma Lucia Caudet, portavoce della Commissione europea per il Mercato Interno. Ministero Trasporti avvia indagine In relazione alle notizie emerse sul caso Volkswagen, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti oggi interpella sull’accaduto, sia il KBA, Kraftfahrt-Bundesamt, soggetto terzo, il maggiore omologatore delle auto in questione, sia il costruttore. Il Ministero chiede di conoscere se il medesimo illecito, avvenuto negli Usa dove vigono però regole differenti per la omologazione, risulti essere praticato su omologazioni della stessa autorità tedesca per l’Europa e se i veicoli sono stati commercializzati in Italia. Volkswagen accantonerà 6,5 miliardi di euro nel terzo trimestre per coprire i probabili costi relativi alla vicenda delle emissione taroccate. Lo ha affermato la stessa casa automobilistica tedesca, secondo quanto riferisce Bloomberg che ha lanciato così un ’allarme sugli utili’. Il caso che sta scuotendo l’economia del Paese, provocando molto allarme sulle possibili conseguenze per l’industria tedesca, sarà discusso nel Bundestag. “Spero che si faccia velocemente chiarezza sulla quantità dei dati che sono stati influenzati tecnicamente”, ha detto. Per Steinmeier è importante che si sappia velocemente “chi è responsabile”, questo è “nell’interesse della stessa Volkswagen”. Corea del Sud avvia indagine su modelli diesel per assicurarsi che la casa automobilistica di Wolfsburg non abbia violato le norme antismog del paese asiatico dopo lo scandalo emerso negli Stati Uniti. Seul effettuerà dei test sulle versioni Diesel dei modelli Jetta, Golf ed Audi Ag A3, ha detto a Bloomberg il vicedirettore del Ministero dell’Ambiente sudcoreano, Park Pan Kyu, spiegando che saranno coinvolte tra 4.000-5.000 auto importate in Corea del Sud dal 2014.