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Sbarchi migranti: “La chiusura dei nostri porti e blocco navale, non son più rinviabili”, Li.si.po. e Pnfd: “Pericolo infiltrazioni terroristiche”

Nel silenzio tombale del governo avanza sempre di  più l’invasione del nostro Paese. A Lampedusa gli sbarchi di immigrati irregolari non osservano soste.

A tal proposito hanno dichiarato i segretari generali nazionali del Libero Sindacato di polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto e Polizia Nuova Forza Democratica (PNFD) Franco Picardi: “Più volte è stato sollecitato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed il governo per la chiusura dei nostri Porti, in modo tale da tutelare gli interessi dell’Italia e degli Italiani. Purtroppo ad oggi nulla è cambiato, i nostri porti sono restati aperti e gli sbarchi aumentano a dismisura”.

Sbarchi migranti, il Li.si.po ed il Pnfd: “Siamo certi che nelle file di tutti questi stranieri irregolari che approdano sul suolo Italiano, non si rintanano terroristi?”

Dunque, lamentano ancora i due rappresentanti sindacali della Polizia di Stato: “Che dire di questi stranieri in termini di sicurezza che entrano irregolarmente nel nostro Paese? Viene spontaneo chiedere al ministro dell’Interno: siamo certi che nelle file di tutti questi stranieri irregolari che approdano sul suolo Italiano, non si rintanano terroristi? Chi garantisce che sono solo stranieri che sognano l’eldorado in Italia?

Sbarchi migranti, il Li.si.po ed il Pnfd ‘ricordano’ al ministro Piantedosi quanti terroristi sono passati da Lampedusa

A tal proposito, continuano de Lieto e Picardi, oltre alla recente vicenda del tunisino radicalizzato che ha colpito in Belgio – dopo aver lungamente risieduto nel nostro Paese – che “È doveroso rammentare al Ministro Piantedosi che in passato quanto sopra evidenziato si è verificato: l’attentatore della cattedrale di Notre-Dame era sbarcato proprio a Lampedusa e, successivamente, dopo un soggiorno a spese degli Italiani, indisturbato si è recato in Francia dove ha compiuto la strage”.

Sbarchi migranti, il Li.si.po ed il Pnfd: “Ora non è più rinviabile la chiusura dei nostri porti con relativo blocco navale”

Ecco perché, si legge ancora nel comunicato congiunto delle due sigle sindacali, “A giudizio delle  scriventi OO.SS. non è più rinviabile la chiusura dei nostri porti con relativo blocco navale come del resto tanto decantato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni quando era all’opposizione. E, “Considerato l’attuale guerra in atto in Medio Oriente”, hanno concluso i segretari di LI.SI.PO. e PNFD, “è risaputo che vi è l’elevato rischio di attentati agli obiettivi sensibili legati alla comunità ebraica sull’intero territorio nazionale, tra cui sinagoghe, templi, scuole ebraiche ecc. ecc”.

Max