Il dolore per la distanza del nipotino era troppo grande per resistere. “Non riesco a vederlo. Non ha più senso vivere così”. Poche parole scritte su un biglietto, poi il gesto estremo. Un anziano di Savona ha deciso di farla finita dopo l’isolamento forzato che gli impediva di vedere il nipotino.
Troppa la distanza, troppa la mancanza per resistere ancora un po’. In quel biglietto lasciato sul tavolo con poche parole era racchiuso tutto il tormento dell’anziano, chiuso e isolato nella sua disperazione. A riportare la notizia è il Secolo XIX, nell’edizione odierna.
A Savona non è il primo caso di suicidio che si registra tra gli anziani, reclusi in casa e soli. Senza gli amici, senza gli affetti, senza poter scambiare due parole con nessuno. Una situazione estrema che li porta a compiere gesti estremi, come quello del nonno che ha preferito farla finita piuttosto di vivere un altro mese così.
C’è sempre una via d’uscita però. Lo assicura il direttore del Dipartimento di salute mentale Carlo Vittorio Valenti: “Non bisogna sentirsi soli, è una fase passeggera, che verrà superata. Può accadere di sentirsi demoralizzati in questa situazione. Gli anziani non possono vedere figli e nipoti, ma torneranno a farlo. I centri di salute mentale sono sempre aperti e se la situazione è grave, gli operatori possono anche andare a casa”, ha spiegato.