Per uno degli appuntamenti più importanti della sua vita ha scelto un dress code quasi del tutto inedito. Per la finale di Europa League contro l’Arsenal Maurizio Sarri ha accantonato per un po’ la tuta, si è presentato in giacca e cravatta. Completo inedito, quasi da renderlo irriconoscibile. D’altronde siamo stati abituati a vederlo sempre in un altro modo. L’immancabile tuta, la sigaretta sempre presente e la gomma da masticare per allentare la tensione. Dai campi di provincia alla panchina del Chelsea, Sarri non ha mai fatto eccezione, è sempre stato sé stesso.
Ieri però ha deciso di onorare una sfida delicata, che alla fine gli è valsa il primo trofeo in carriera. Una vittoria netta, senza storie o recriminazioni. Quattro a uno all’Arsenal e la gioia incontenibile di uomo che da niente si è preso tutto. La sfuriata del giorno precedente aveva fatto temere il peggio, alla fine è stata solo un modo per tenere alta la concentrazione. Al primo anno al Chelsea Sarri ha conquistato un terzo posto, una finale di Coppa Di Lega e l’Europa League, non male per la sua prima esperienza fuori dall’Italia.
Sarri, dall’Europa League al bianconero
Aggiornamento 22:00
Subito dopo la conquista dell’Europa League Maurizio Sarri ha analizzato la vittoria sull’Arsenal ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo fatto una buona stagione conquistando l’accesso alla Champions tramite la vittoria dell’Europa League. Era un compito non semplice visto il livello della Premier League. Dopo stasera penso che la nostra stagione cambi da buona a straordinaria. Non è semplice arrivare in un campionato così difficile e ambientarsi velocemente. Ci sono state difficoltà, ma da metà febbraio in poi ho visto cambiamenti nei rapporti con i giocatori. Forse sono cambiato anch’io. Hazard? Mi dispiace che vada via, è un giocatore straordinario che può migliorare ancora”.
L’allenatore del Chelsea ha poi parlato del suo futuro: “Ora è il momento di festeggiare, da domani tireremo le somme della stagione. Ho ancora 2 anni di contratto, ma penso che un confronto sia obbligatorio e dovuto. I complimenti del Napoli mi fanno piacere. I napoletani sanno benissimo l’amore che provo per loro e che l’anno scorso ho scelto l’estero per non andare in un’altra squadra italiana. Ma questa professione può portare anche a fare altri tipi di percorsi, che non rovinerebbero il rapporto con Napoli e con il Napoli”.
Aggiornamento 11:00
Ieri sera ha conquistato il suo primo trofeo da allenatore, oggi già si parla del suo futuro sulla panchina del Chelsea. Nella mattinata di oggi spuntano nuovi dettagli sulla prossima destinazione di Maurizio Sarri. L’ex Napoli è infatti sempre più vicino alla Juventus, ancora alla ricerca del nuovo allenatore dopo l’addio di Allegri. I blues hanno già deciso: la prossima stagione sarà Lampard l’allenatore del club inglese, nonostante i due anni di contratto che ancora legano Sarri al Chelsea.
Per questo il tecnico toscano sta ovviamente guardandosi intorno alla ricerca della prossima avventura da accettare. La pista bianconera è quella più viva, Agnelli ha già chiesto disponibilità a Sarri, che ha dato il suo ok. Tra poco si deciderà il futuro. L’amore per Napoli è ancora vivo, ma una chiamata della Juventus è quasi impossibile da rifiutare: per questo Sarri con ogni probabilità accetterà la destinazione Torino.