“”Dalle prime rilevazioni non sembrerebbe trattarsi di cause esterne diverse da quelle di una morte naturale. Prudenzialmente i nostri consulenti spiegano che si dovrà attendere lesito degli esami istologici per un pronunciamento definitivo. Hanno chiesto 60 giorni di tempo. E da quel momento avremo un quadro completo. Morte cardiaca senza evidenza macroscopica, verosimilmente su base bradiaritmica”. E’ stato Antonio De Nicolo, procuratore capo di Udine, ha rivelare l’esito dell’autopsia eseguita sul corpo del calciatore della Fiorentina, il 31enne Davide Astori, deceduto domenica scorsa. Intervenendo ai mocrofoni de ’La vita in diretta’, Il procuratore capo di Udine ha aggiunto che, “In base alle evidenze dellesame autoptico effettuato in data 6 marzo 2018 sul cadavere di Astori Davide Giacomo, in riferimento alla causa di morte, la si può indicare come causa di morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare. Per la diagnosi definitiva, sono necessari approfonditi esami istologici”. Dunque, stando da quanto riferito dal direttore del Centro di patologia vascolare dell’Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall’anatomopatologo, professore di medicina legale all’Università di Udine, Carlo Moreschi, il cuore del capitano viola avrebbe rallentato il battito fino a fermarsi. Ora, firmato dalla Procura il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari, verràè indicato il giorno dei funerali del povero Davide.
M.