SARDEGNA: PORCU (PD), PER CAPPELLACCI NON E’ MISSION IMPOSSIBILE RIVINCERE ELEZIONI

    ’’Mancano sei mesi alle elezioni regionali e come insegnano le politiche dello scorso mese di febbraio, non c’e’ da essere troppo certi che la valutazione negativa che i sardi danno dell’operato della Giunta Cappellacci si tramuti automaticamente in una vittoria del centrosinistra’’. Lo afferma Chicco Porcu, consigliere regionale renziano del Pd in merito alle primarie del centrosinistra per le elezioni del prossimo anno per la Regione Sardegna. Secondo Porcu ’’Cappellacci ha fallito. Lo dimostra – dice – l’evanescenza della sua azione di governo’’, ma avverte: ’’Nonostante questi disastri sono proprio i ritardi accumulati dal centrosinistra nel delineare il profilo dell’alternativa democratica, a confortare Cappellacci sul fatto che, per il centrodestra, rivincere le elezioni possa non essere una mission impossibile’’. ’’Per questo sorprende che nel Pd ci sia, ancora, chi, non pago di tre mesi di estenuanti discussioni sulle regole delle primarie, chiede che si blocchi tutto per individuare un candidato unitario. Ma l’unico candidato unitario possibile non dovrebbe proprio essere quello che emerge in maniera partecipata e trasparente dalla competizione per le primarie tanto piu’ se a doppio turno come in questo caso? Invece – dice Porcu -, si cerca ancora di svuotarle, scoraggiando le candidature libere, per agevolare un ipotetico candidato unitario appoggiato da tutti i presunti maggiorenti di partito. Cosa capisce di questa discussione un potenziale elettore del centrosinistra?’’. ’’Per aggiungere confusione alla confusione accanto a chi chiede un candidato unitario – prosegue -, vanificando le primarie, c’e’ chi chiede che siano aperte anche a candidati che hanno sostenuto, nelle scorse elezioni Cappellacci. In pratica il campo del centrosinistra dovrebbe ospitare un derby tra ex alleati del centro destra. Un tale messaggio, per il solo fatto, che non venga seccamente smentito come ipotesi dal segretario del Pd rischia di indebolire le prospettive di vittoria del centrosinistra’’.Una sindrome ’’autolesionistica del centrosinistra’’ la definisce il renziano sardo ’’che non si ferma qui. E’ ragionevole pensare che per aumentare le possibilita’ di vittoria la coalizione progressista debba valutare di allearsi con forze non organiche al proprio campo come il Psd’Az. Ma in queste settimane il tavolo del centrosinistra, coordinato dal Pd, ha aperto alla partecipazione di movimenti personali di singoli esponenti politici e di micro formazioni politiche nate all’occorrenza in vista delle elezioni. C’e’ qualcuno che si pone il problema che il centrosinistra possa rassomigliare, agli occhi degli elettori, ad un poco rassicurante agglomerato politico nel quale fatalmente esploderanno mille contraddizioni? Per molti questo modo di agire rischia di compromettere le possibilita’ di vittoria del centrosinistra alle elezioni regionali del febbraio 2014’’. ’’Ma ora ci sono, finalmente, le regole e le date delle primarie. Il 29 settembre conosceremo il candidato Presidente del centrosinistra – conclude Porcu nella sua analisi pre-elettorale – a meno che, nel caso nessun partecipante raggiunga il 40%, non sia necessario il ballottaggio. Parta la competizione e si dia ai sardi la possibilita’ di scegliere liberamente tra le idee e le personalita’ che possano interpretare meglio la voglia di cambiamento, speranza e riscatto di cui la Sardegna ha bisogno’’.