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“Sarà un Natale sobrio, anche se il contagio cala”. Conte: “Ci stiamo preparando a vari scenari”

Veglioni, festeggiamenti, baci, abbracci: questo non è possibile. Occorre buon senso. Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio con un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, stress sulle terapie intensive: non ce lo possiamo permettere, sarebbe folle. Dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio, ci auguriamo comunque che l’economia possa svilupparsi, che si possano fare acquisti e scambiare doni. Ma non sono pensabili baci, abbracci, festeggiamenti, festoni, festini, indipendentemente dalla curva epidemiologica”.

Per quanto possa sembrare ormai scontato ripeterlo, bene ha fatto invece il premier Conte a rimarcarlo anche oggi, ricordando che “Dobbiamo predisporci a un Natale più sobrio rispetto al passato“.

Conte: “Il governo non ha la palla di vetro, non possiamo prevedere che situazione avremo”

Come ha giustamente tenuto a sottolineare il capo del governo, “C’è molta attenzione verso le festività natalizie, forse le più sentite dagli italiani e non solo. Il governo non ha la palla di vetro, sta rilevando che ci sono alcuni segnali positivi per quanto riguarda l’andamento della curve epidemiologica. Si evidenziano i primi effetti positivi delle misure, ma nemmeno gli scienziati si avventurano a dire quale sarà l’andamento della curva a Natale”.

Conte: “Ci stiamo preparando a vari scenari, vedremo quando saremo in prossimità”

Quindi, ha concluso il presidente del Consiglio, “Dobbiamo arrivare in prossimità e capire come dosare gli interventi. Ci stiamo preparando a vari scenari, ma non possiamo prevedere quale sarà la situazione epidemiologica in prossimità delle festività. Se la domanda è ‘A Natale cosa facciamo?’, dobbiamo predisporci a passare Natale in modo più sobrio rispetto agli anni scorsi e speriamo al prossimo”.

Max