Nel cuore dellestate, proprio in piena emergenza abbandono, la struttura privata Parrelli continua a svuotarsi dei cani ospitati per decisione dellautorità giudiziaria e su impulso di LAV, AVCPP, altre associazioni animaliste che stanno predisponendo gli sgomberi e del NIRDA del Corpo Forestale dello Stato. Troppi misteri avvolgono il trasferimento di questi cani. Dove sono stati deportati? Chi sta gestendo questi spostamenti? Abbiamo chiesto al sindaco di Roma di avere delle puntuali delucidazioni per essere certi che non vadano ad intaccare lo stato di salute degli stessi. Lo dichiarano in una nota il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, e il portavoce dellAssociazione Ripa, Fabrizio Sequi.
Il benessere degli animali – prosegue la nota – deve venire prima di qualsiasi altro interesse ed è per questo che ci interroghiamo su una serie di punti che ancora oggi sono oscuri. Non capiamo perché, nonostante la ASL B abbia dato relazioni positive sullo stato degli animali e gli oneri economici del canile risultino essere a carico della proprietaria, la signora Parrelli, la struttura privata debba venire presa di mira da quelle stesse associazioni animaliste, AVCPP e LAV, che a seguito della delibera di Giunta Capitolina la n 148 del 22 maggio scorso, hanno visto la chiusura di alcune strutture da esse gestite per le inadeguatezze riscontrate. Vorremmo inoltre sapere quali sono stati e quali saranno i controlli messi in atto da Roma Capitale per monitorare la trasparenza e la regolarità sulle spese giornaliere delle strutture definite pubbliche dalla Muratella all’ex cinodromo, fino al Poverello e alla Valle dei Cuccioli. E’ necessario che ci sia un’azione complessiva di trasparenza e di legalità , non permetteremo che si speculi su animali indifesi che hanno bisogno solo di assistenza e di trovare una famiglia che li adotti, concludono Santori e Sequi.