Fratelli di sangue di spirito, uniti nell’amore e nel martirio. I santi Cosma e Damiano furono gemelli, diventati famosi per la loro capacità di curare i malati appresa durante gli studi in Siria, dove si formarono accademicamente. La loro fama di uomini di fede crebbe in fretta in virtù dell’aiuto che profondevano ai malati di corpo e di spirito.
Si convertirono presto al cristianesimo, del quale diventarono alfieri. Aiutavano chiunque fosse in difficoltà, sempre senza chiedere denaro, ma sono per la gioia di poter alleviare le pene del prossimo. Un modus operandi che produsse il soprannome di ‘Anargiri’, ossia senza denaro.
Santi Cosma e Damiano, martiri e santi
L’opera di bene dei gemelli Cosma e Damiano fu interrotta dalla persecuzione perpetrata da Diocleziano nei confronti dei cristiani. Anche i santi medici furono quindi arrestati e processati. Preferirono morire piuttosto che sconfessare il loro credo cristiano.
Furono decapitati dopo atroci torture, mai piegati al dolore. I loro corpi furono trasportati in una chiesa di Roma fatta costruire appositamente da Papa Felice IV. Sul loro sepolcro si sono susseguiti miracoli di vario genere che li ha portati a diventare santi.