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Santo del giorno, oggi 12 ottobre si celebra San Serafino da Montegranaro

Semianalfabeta e un po’ maldestro, ma capace di parlare al cuore della gente. Così Serafino, poi diventato santo, è ventato amico e idolo di Ascoli, città dove si è trasferito dopo essere entrato nel convento dei francescani.

Nato a Montegranaro, nelle Marche, nel 1540, Serafino fu figlio di contadini e passò l’infanzia a pascolare greggi di un contadino. Dopo la morte del padre andò a lavorare in un cantiere di Loro Piceno, dove conobbe la figlia dell’impresario con cui quietò la sua voglia di sapere.

San Serafino, maestro di bontà

Serafino si avvicinò poi al convento francescano, dove il giovane fu poi successivamente accolto. Si trasferì ad Ascoli Piceno, dove fece i lavori più umili in casa e nell’orto. Non era particolarmente aggraziato nelle movenze, ed era sicuramente più bravo a parlare con la gente, che lo ascoltava sempre con grande interesse.

Il suo orto nonostante questo cresceva e regalava doni, tanto da far pensare ad un miracolo. Serafino diventò presto una colonna di Ascoli, che pianse la sua scomparsa, accompagnando sempre il ricordo fino ai giorni nostri.