(Adnkronos) – Ha un’elegantissima camicia bianca, lo sguardo pulito da adolescente. Lor3n, 22 anni, al secolo Lorenzo Iavagnilio da Ivrea, è arrivato tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani con il brano ‘Fiore d’inverno’, e il sorriso dice tutto sulla sua gioia per avercela fatta. “Il brano nasce come tutti i miei brani, al pianoforte -racconta all’Adnkronos in occasione della presentazione degli artisti in Rai- E’ nato con l’obiettivo di essere presentato a Sanremo Giovani, l’abbiamo scelto insieme al mio team perché era molto orecchiabile e a quanto pare abbiamo fatto la scelta giusta”.
Nato con la passione per la musica, a 10 anni ha cominciato a studiare chitarra classica come autodidatta e a 14 ha cominciato a scrivere le prime canzoni. ‘Fiore d’inverno’ “è un brano semplice, ci sono tutti gli strumenti, pianoforte, chitarra acustica, batteria, e degli archi -rivela- Dal punto di vista sonoro non c’è una ricerca sperimentale perché ho deciso di restare nel solco classico del cantautorato, ed esprimermi al meglio così”. L’esperienza di Sanremo “fa un po’ di paura, lo ammetto -dice senza filtri- perché stiamo andando a fare qualcosa di davvero enorme. Però me lo sto godendo e sto cercando di lavorare su me stesso in modo da portare l’esibizione migliore che posso”.
“Perché scegliere me? Perché sono sincero -dice appunto Lor3n, che il 19 dicembre sfiderà gli altri 11 finalisti per aggiudicarsi uno dei tre posti disponibili per il festival di febbraio- I miei brani sono autobiografici, parlo sempre di me stesso e di quanto mi accade e cerco di farlo nel modo più limpido possibile”. E giura: “Tra i colleghi non c’è un’atmosfera di competizione. Stiamo cercando di godercela”. D’accordo, ma se vinci? “Se vinco piango, e lo dedico ai miei genitori”.
(di Ilaria Floris)