Sanremo, riappacificazione tra Salvini e Baglioni

Non erano andate giù a molti esponenti del governo le parole del direttore artistico di Sanremo Claudio Baglioni in tema di migrazione. In conferenza stampa, Baglioni, anche se non proprio direttamente, aveva criticato la scelta di chiudere i porti alle Ong che trasportano i migranti. Il suo festival, infatti Baglioni, lo ha pensato nel segno dell’accoglienza e dell’inclusione. Infatti molti brani, riferisce il direttore artistico, tratteranno di questo tema, anche se su questo fronte era scoppiata una polemica interna. I New Trolls (o meglio gli Of New Trolls) non avevano compreso l’esclusione del loro brano, ‘Porte Aperte’, che parlava di accoglienza, in linea con il pensiero di Baglioni. Tornando sul fronte politico, ovviamente chi si è risentito maggiormente dell’attacco proveniente dal cantante romano, è stato Matteo Salvini che lo aveva invitato a “pensare a fare il direttore artistico” e di non occuparsi di altro. Ma il Festival di Sanremo, oltre ad essere una rassegna musicale trasmessa in tv, è anche un’importante istituzione per il nostro Paese. Quindi le scuse provenienti dal ministro dell’Interno sembrano testimoniare l’appoggio delle istituzioni per questo importante evento. Quindi sembra tutto essersi risolto tra il vice premier della Lega Matteo Salvini e il responsabile artistico della kermesse sanremese Claudio Baglioni. Da quanto trapelato dai media infatti, il leader leghista e il cantante e conduttore della rassegna canora si sarebbero telefonati la scorsa settimana, giovedì, nel tentativo di ripianare i dissapori sorti tra i due dopo che Baglioni, durante lo svolgimento della conferenza stampa che illustrava il programma  del Festival, aveva avuto da ridire sulle politiche in tema migranti del ministro dell’Interno. Attacchi a cui Salvini aveva risposto su twitter cinguettando: “Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo”. Questa la replica via social di Salvini.