(Adnkronos) – Amadeus li ha presentati come i “superospiti in gara” e sicuramente la definizione si addice ad un certo numero dei nomi svelati per il cast di Sanremo 2023. Nelle scelte del direttore artistico e conduttore, che mira naturalmente a proseguire la serie vincente tanto sul piano degli ascolti televisivi quanto nel successo di vendite e di passaggi radio per i brani in gara, ci sono proposte per i pubblici di tutte le età, adatte ad intercettare la platea multigenerazionale del festival, e grandissime riapparizioni festivaliere, sia tra i giovani che tra i meno giovani. E c’è anche più di un artista passato come ospite fuori gara all’Ariston negli anni scorsi.
Il ritorno di Anna Oxa, alla sua quattordicesima partecipazione al Festival (l’ultima nel 2006 con il brano ‘Processo a me stessa’), così come l’esordio al Festival dopo una carriera ultracinquantennale dei Cugini di Campagna accontenteranno il pubblico più attempato, che su Rai1 costituisce un importante zoccolo duro.
E se anche i ritorni di Giorgia – che dopo aver vinto il festival nel 1995 ed essere stata superospite nel 2008 e nel 2017, torna per la quinta volta in gara, a distanza di più di 20 anni -, di Gianluca Grignani (quarta volta in gara, l’ultima più di 20 anni fa), la riscoperta degli Articolo 31 per la prima volta al festival e di Paola & Chiara – che invece all’Ariston sono già state quattro volte – sembrano ammiccare ad un pubblico non giovanissimo ma con gusti diversi, tra cantautorato pop, hip hop e dance pop (almeno sulla carta, perché dei brani ancora non si sa nulla, nemmeno i titoli), nessuno pensi che Amadeus abbia smesso di puntare a intercettare millennials e generazione Z, costruendo il pubblico futuro del festival.
Il ritorno in gara di Ultimo, che a Sanremo finora si è dovuto ‘accontentare’ della vittoria tra i Giovani nel 2018 e di un secondo posto tra i Big nel 2019 ma che nel frattempo riempie gli stadi a 26 anni, quello di Marco Mengoni, già vincitore e superospite del festival, dei Modà, di Elodie, di Levante, di Colapesce DiMartino (che al festival devono la loro consacrazione con ‘Musica Leggerissima’), dei Coma Cose e di Madame sembrano poter assicurare un’alternanza di sonorità e proposte pop e indie sul palco dell’Ariston. Di grande appeal per il pubblico più giovane anche il ritorno di Tananai, in cerca di una riscossa dopo l’ultimo posto dello scorso anno con ‘Sesso Occasionale’, che però si è rivelato un grande successo commerciale e radiofonico, e l’esordio di Mara Sattei (questi due, fra l’altro, sono reduci dal trionfo estivo de ‘La Dolce Vita’, in trio con Fedez). Per la quota dedicata alla nuova scena rap, quella che va per la maggiore nel consumo dei giovanissimi, ci sono poi Lazza, Lda (Luca D’Alessio, figlio d’arte di Gigi), Rosa Chemical – all’anagrafe Manuel Franco Rocati, 24 anni – e Mr Rain. Una proposta più melodica potrebbe arrivare da Leo Gassmann, figlio dell’attore Alessandro, mentre in quota bedroom pop (o cantautorato da cameretta) si preannuncia la presenza della 20enne Ariete, figura di spicco del nuovo indie pop.
Senza contare che la quota Generazione Z è destinata ad aumentare con l’aggiunta ai 22 cantanti in gara dei primi 6 classificati di Sanremo Giovani (Amadeus ha voluto una modifica al regolamento per raddoppiarli rispetto allo scorso anno e a quanto previsto anche per il 2023). Sei artisti che verranno scelti nella finale di Sanremo Giovani del 16 dicembre, in prima serata su Rai1, quando Amadeus renderà noti anche i titoli delle canzoni di tutti i 28 artisti che si sfideranno per la vittoria del festival dal 7 all’11 febbraio.
Il grande assente, al momento – e senza aver ascoltato i brani, che potrebbero smentire l’analisi -, sembra il rock. Che qualcuno sperava potesse conoscere una new wave sulla scia del successo planetario di Maneskin. E chissà che non saranno gli ospiti internazionali (ancora non annunciati) a colmare questa apparente lacuna.
(di Antonella Nesi)