(Adnkronos) – (dall’inviata Silvia Mancinelli) Il verde dell’erba sintetica che prende il posto del tappeto rosso di sempre, potrebbe proprio dare il senso di quella speranza che intorno al teatro Ariston pare aver rianimato tutti dopo il blindatissimo (e deserto) anno passato. Dal porto allo struscio di via Matteotti, Sanremo torna a popolarsi in previsione dell’inizio del festival più atteso, fissato per il primo febbraio. Mancano due giorni al ‘fischio di inizio’ di una partita che si gioca tra spettacolo e pandemia ma qui, nello specchio di prato e fiori finti di fronte all’Ariston, una folla di affezionati e fans già attende la comparsa dei propri idoli. Gente arrivata in riviera da tutte le parti d’Italia, curiosi, per niente afflitti dall’emergenza tutt’altro che scampata e però ben attenti a tenere su la mascherina.
Alle spalle, appunto, i gazebo che già l’anno scorso erano stati adibiti ad ambulatori per i test Covid. La macchina è calda, un po’ come l’atmosfera che al porto ha dato linfa vitale ai ristoranti finalmente aperti e affollati. In rada, ma visibile come un’isola, la Costa Toscana che sarà una sorta di dependance del teatro alla quale si potrà accedere non senza greenpass rafforzato e due tamponi, sia molecolare che antigenico.