Un’edizione quella del Sanremo che andremo a vedere ed ascoltare dal 2 al 6 marzo, in diretta su Raiuno dal Teatro Ariston, decisamente ‘opportunista’. Nel senso che (salvo miracoli), sapendo la maggior parte dei giovani in casa per via delle restrizioni, si è cercato di strizzare l’occhio alle nuove generazioni ma evidentemente con poca conoscenza dei reali loro gusti, ‘inzeppando’ letteralmente il cast di volti e voci nuovi. Una scelta forse giusta nel voler assicurare una variegata scelta di sonorità e generi differenti ma, in realtà, troppo ‘azzardata’ per una passerella che meriterebbe soprattutto la gloria di artisti notoriamente affermati.
Dunque ecco il ‘debuttante’ Fedez in coppia con Francesca Michielin e, di contro la longeva Orietta Berti, ma anche l’eterno ‘sperimentatore’ (per modo di dire ovviamente), Max Gazzè, accompagnato dalla Trifluoperazina Monstery Band. A dispetto di Morgan, ingiustamente ‘trombato’ dallo stesso Amadeus (fatto davvero brutto), ecco invece Bugo. Quindi il maturo Francesco Renga e – tra i ‘Big’ – gli Extraliscio, feat Davide Toffolo.
Molto più rassicurante la presenza di Ermal Meta, così come quella di Arisa. Ritornano poi anche Malika Ayane, Noemi ed Annalisa. Infine, tra i ‘conosciuti’, anche quelli dello Stato Sociale.
Si apre poi una finestra ‘surreale’ (salvo forse 2 o 3 ‘cose interessanti’), per prevedibili momenti di altrettanta noia, con i giovani, come i Coma Cose, Gaia, Fulminacci, Madame, Willie Peyote, Fasma, Gio Evan, quindi i Maneskin, Aiello, Ghemon, La Rappresentante di Lista, Random, e Colapesce/Di Martino.
Quindi il gruppo delle Nuove Proposte, con Gaudiano, Folcast, Greta Zuccoli, Davide Shorty, WrongOnYou, Avincola, Elena Faggi, ed i fratelli Luca e Matteo Dellai.
Insomma, ospiti a parte, sui quali – vista la situazione – confidiamo moltissimo, le redini di questo Sanremo finiranno puntualmente in mano al ‘solito’ Fiorello, chiamato al difficile ruolo di dover rinverdire i fasti della precedente edizione anche perché, nel frattempo, oltre allo ‘scoramento da Covid’, è inevitabilmente salita anche la prevedibilità nei confronti del buon Amadeus, che dovrà faticare di brutto per riuscire ad imporsi su una ribalta così difficile e complicata. Ad ogni modo aspettiamo per poter capire meglio….
Max