Complice l’ormai insostenibile ‘stress da restrizioni’ che gli italiani continuano a subire da mesi, a vantaggio di una ‘miglioria’ che sembra non arrivare più, è diventato sempre più difficile restare impassibili davanti alla televisione, per distrarci dai mille problemi (soprattuto economici) che continuano ad assillarci. Se lo scorso anno il Festival di Sanremo aveva anche la pesante ‘mission’ di provare ad alleggerire i malumori degli italiani, quest’anno la storica gara canora ha una doppia responsabilità: anche quella di dover dimostrare a se stessa di saper mantenere – opportunamente rivisti per i tempi – gli stilemi di una forma di spettacolo a carattere ampiamente ‘nazional-popolare’ (della serie ‘aridatece Pippo!’).
Così, il ‘povero’ Amadeus, ‘auto-punitosi’ avendo accettato il bis, continua a barcamenarsi per assicurare ulteriore spettacolarità ad un’edizione che, ancora una volta, finirà per andare a ‘pesare’ sulle spalle del generoso Fiorello, anche stavolta chiamato in soccorso dal comunque volenteroso conduttore veneto.
Dunque, onde assicurare una sorta di area ‘free covid’ agli artisti in gara ed al pubblico presente all’Ariston, si è pensato di confinarli tutti insieme in una nave da crociera, all’ancora nel porto sanremese. Del resto, ha spiegato lo stesso Amadeus, “Sanremo senza pubblico non si può fare. Ma quest’anno “il pubblico, per motivi di sicurezza, sarà con tutta probabilità composto sempre dalle stesse persone, che verranno sottoposte a tampone tutti i giorni“.
Dunque, se pochi fortunati – in tutti sensi – non si sa a quale prezzo e perché, alloggeranno in una nave da crociera, questo non esclude per le persone comuni (tolti gli inviti Rai e discografici, l’ingresso all’Ariston costa una fortuna), la possibilità di poter seguire la gara in diretta (al gelo, con mascherine ed opportunamente distanziati), dalla piazza limitrofa allo storico Teatro.
Dunque Amadeus ce la sta mettendo tutta, e ripete che ”Il Sanremo che vogliamo offrire al pubblico è ancora più importante di quello dell’anno scorso. Perché solo così diamo una risposta al desiderio di rinascita“. E’ anche vero che, purtroppo, ”Avendo 26 cantanti in gara, avremo probabilmente qualche ospite in meno. Ma ci sarà un grande spettacolo”. Di qui anche le possibilità economiche per poter affittare per l’occasione una nave da crociera.
Resta tuttavia grande dissapore rispetto al cast dei Big e, all’esagerata presenza di nuovi giovani e sonorità, a dispetto dei ‘vecchi leoni’ che da sempre rappresentano l’alter ego del Festival stesso.
Forse a pensarci bene, potrebbe essere il contrario di come sembra: saranno proprio le restrizioni per il Covid, e dunque il coprifuoco, a regalare (forse) a Sanremo l’agognato picco di ascolti?
Max