“Sarò un velo di mistero sulla vita. Sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sarò sessualmente tutto, genericamente niente. Sarò esagerazione, teatralità, disinibizione. Sarò peccato e peccatore. Porterò un messaggio del mondo all’umanità. E chiederò che Dio ci benedica”.
In poche parole, sarà Achille Lauro. Chi infatti più di lui in questi ultimi anni, malgrado la giovane età, è riuscito con altrettanta professionalità a rappresentare il meglio delle arti visive unite alla musica? Lauro ha infatti il merito di aver sdoganato l’Arte intesa come concetto universale, applicandola ad uso e ‘consumo’ di una musicalità, caratterizzata da una fortissima connotazione personale.
E stasera Achille torna ancora una volta sul palco dell’Ariston, spiega, “Dopo un anno surreale, difficile per tutti, stasera tornerò finalmente sul palco. Il palco più importante d’Italia, quello dell’Ariston, per onorare l’invito del direttore artistico Amadeus”.
Anche stavolta promette ‘uno spettacolo d’arte varia’, attraverso cinque quadri (uno per ciascuna serata), che animerà’ con presenze vivide nel campo artistiche e nell’affetto degli italiani: dall’etoile dell’Opera di Roma Giacomo Castellana, ad Emma Marrone, da Monica Guerritore e Rosario Fiorello, fino a Claudio Santamaria e Francesca Barra.
Tuttavia, in piena linea col suo modo d’intendere lo spettacolo, Achille Lauro tiene far sapere che non si sente “un concorrente che deve piazzare un brano in classifica” ma, piuttosto una sorta di ‘messaggero’, In questo caso, annuncia, “Mi esibirò per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi”.
Max