“Il primo pensiero quando si ha notizia di un evento così tragico, come quello accaduto all’Ospedale Pertini di Roma, va immediatamente ai genitori del piccolo, ai quali va il nostro più sincero cordoglio.
Il nostro lavoro è quello di evitare, attraverso una gestione adeguata e responsabile della sanità, che in futuro non avvengano più drammi del genere, probabilmente evitabili se solo si fossero ascoltate le rimostranze avanzate dai sindacati nei mesi precedenti, che hanno puntualmente sollevato una serie di questioni riguardanti proprio i reparti di ostetricia della Asl Roma 2”.
Così in una nota Fabrizio Santori, Capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina, in merito al fascicolo d’indagine aperto dalla procura di Roma in relazione alla morte di un neonato avvenuta la notte tra il 7 e l’8 gennaio scorso nel reparto di ginecologia dell’ospedale Pertini di Roma.
“Le vicende gravissime che si sono verificate sono dovute allo sparuto numero di infermieri rimasti negli altri reparti, che di conseguenza sovraccarica il lavoro del personale ospedaliero.
A causa dei tagli al personale voluti dalla Regione Lazio e dall’Assessore alla Sanità, la situazione nelle strutture sanitarie è drammatica e spinge gli infermieri a turni massacranti. Ma non solo. Concorsi fatti male, ricorsi, esternalizzazione di alcuni servizi. Una serie di gravi negligenze su cui è necessario fare luce – conclude il consigliere – le indagini faranno il loro corso e chiariranno eventuali responsabilità, ma addossare l’intera colpa al personale di turno sarebbe riduttivo visto il caotico contesto in cui si trova ad operare. Ascoltare i sindacati per cercare di arginare le criticità presenti nelle strutture sanitarie, a volte, potrebbe salvare delle vite”.
Max