(Adnkronos) – L’importanza e l’attenzione riservata alla formazione Ecm dal nuovo Governo rappresentano un ulteriore stimolo a proporre corsi di sempre maggiore qualità e valore scientifico. L’emendamento al Milleproroghe, a firma del senatore Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali e sanità, oltre a prorogare al 31 dicembre 2023 la scadenza del triennio Ecm 2020-22, concede a tutti gli operatori sanitari di regolare anche la propria posizione relativa ai passati trienni (2014-16 e 2017-19). E’ quanto le associazioni provider Ecm – rappresentati da Simone Colombati e Matteo Bruno Calveri, presidenti rispettivamente di Associazione formazione nella sanità e di Gifes – Federcongressi&eventi – hanno riferito oggi al senatore Zaffini, al termine di un incontro a palazzo Madama.
Si annuncia quindi un anno in cui la formazione sarà davvero centrale, scrivono in una nota i provider che hanno analizzato il provvedimento contenuto nel Milleproroghe relativo all’aggiornamento continuo, e non va sottovalutato che il nuovo triennio (2023-25), partito regolarmente il primo gennaio di quest’anno, segna una epocale svolta con la copertura assicurativa legata all’assolvimento del 70% dei crediti previsti.
“Il 2023 sarà l’anno della formazione e dell’aggiornamento professionale continuo – commenta Colombati – Siamo soddisfatti, questo provvedimento rimette al centro della priorità del governo l’aggiornamento professionale e va nella direzione che noi auspichiamo da tempo, e cioè che la formazione e l’aggiornamento professionale vadano vissuti come un’opportunità e non come un obbligo”. “Accogliamo con molto favore questo emendamento – aggiunge Calveri – Lo scorso triennio abbiamo registrato un grande incremento di crediti formativi accumulati dal personale sanitario. Questo provvedimento è un ulteriore punto di forza perché sancisce il nostro impegno per una formazione di qualità”.
“Mai come in questo periodo di grandi cambiamenti in ambito sociosanitario – aggiunge Susanna Priore, presidente di Ecm Quality Network – la formazione e l’aggiornamento rappresentano la migliore leva per l’implementazione dei nuovi modelli di cura e della gestione delle complessità crescente in Sanità. Per questo motivo – continua – insieme alle società medico-scientifiche, agli Ordini professionali e alle organizzazioni di categoria abbiamo l’obbligo di divulgare e comunicare quanto approvato dall’emendamento, al fine di ottenere una maggiore adesione dei professionisti ai progetti formativi in programmazione per questo triennio”. Priore, insieme ai colleghi Colombati e Calveri, ricorda l’impegno assunto dai Provider per offrire una formazione all’avanguardia. “Come associazione di Provider Ecm e società medico scientifiche – ribadisce – siamo consapevoli del fatto che dovremo produrre più formazione per poter permettere anche il recupero dei crediti formativi dei trienni precedenti, come previsto dallo stesso emendamento. Ciò non potrà che garantire il miglioramento della qualità delle cure e della qualità di vita di noi tutti cittadini. Nel 2023 più formazione, più qualità, più aggiornamento per una sanità più efficiente”.