“Il Paese c’è stato, le istituzioni hanno retto, potevamo essere travolti. Poi ci sarà tempo di discutere di tutto e di apprendere dagli errori. Ma le Istituzioni nel complesso hanno retto e il nostro sistema sanitario nazionale, chiamato alla prova più difficile della sua storia, ha dimostrato di avere dentro di sé risorse straordinarie. Oggi siamo in una fase diversa dell’epidemia ma dobbiamo ancora essere molto prudenti. Guai a pensare che sia tutto finito e che la battaglia sia vinta“. Anzi, tiene a precisare, sia chiaro che “non c’è stata assolutamente una sottovalutazione delle morti non causate dal Covid-19”.
Così stamane dall’Ospedale Maggiore di Bologna, il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo all’inaugurazione del nuovo reparto della rete hub nazionale di terapia intensiva.
Speranza: “Ora una sanità di grandissima qualità”
Quindi, ovviamente ‘allettato’ dagli imminenti – si fa per dire – fondi (Mes)si a disposizione dall’Europa, il ministro ha aggiunto: ”Credo che oggi il nostro Paese sia pronto al più grande investimento mai fatto sul Servizio sanitario nazionale. Se non ora quando? Occorre mettere insieme tutte le energie che ci sono”. Ovviamente, ha quindi premesso, ”Servirà anche una discussione per capire come costruire un nuovo Servizio sanitario nazionale di grandissima qualità, con più risorse, e con una relazione molto forte con il territorio”
Speranza: “E’ finta la stagione dei maxi tagli”
Dunque, ha affermato ancora Speranza, ”Bisogna chiudere e archiviare definitivamente la stagione dei tagli al comparto sanitario, in cui abbiamo messo più risorse negli ultimi 5 mesi che negli ultimi 5 anni”. Del resto, rimarca i ministro, “la retorica degli sprechi attorno al comparto sanitario è stata in passato una scusa per tagliare risorse. Oggi occorre cominciare ad investire. Dobbiamo farlo con tutto il coraggio che abbiamo. La sanità è simbolo della lotta contro le diseguaglianze”.
Speranza: “Recuperare la lotta alle altre patologie”
Infine, concludendo, il titolare del dicastero della Salute ha tenuto a sottolineare che ”Siamo in una fase nuova, dobbiamo concentrare la nostra attenzione anche su tutte le altre patologie che in qualche modo sono state messe in secondo piano, siamo già al lavoro e sono convinto che il Servizio sanitario nazionale saprà essere all’altezza anche di questa sfida”.
Max