“A Zingaretti e D’Amato, candidato alle prossime regionali per il Pd, vanno fatti i complimenti per una cosa: hanno creato il mito di una sanità laziale efficiente.
Solo il mito appunto, una diceria, perché guardando ai dati la realtà è ben diversa. Dal 2011 al 2017 le strutture di ricovero pubbliche sono scese da 72 a 56.
Sotto i tagli sono caduti nomi eccellenti come il Forlanini di Roma; ma anche chi non ha chiuso non è rimasto certo indenne, come può testimoniare il San Camillo che ha visto calare di molto le proprie prestazioni.
A trarne beneficio, in contrasto con l’ideologia che sarebbe propria di un governo di centrosinistra, sono stati i privati: un po’ perché la Regione ha esternalizzato molti servizi, un po’ perché i cittadini vi si rivolgono esasperati dall’inefficienza pubblica.
Nemmeno i bilanci sono in buona salute.
La Corte dei Conti ha notato che la spesa regionale viene in più punti contabilizzata in maniera impropria, e ha poi evidenziato un disequilibrio tra entrate e spese che risulta anche sottostimato dalla Pisana.
Il resto è cronaca quotidiana, disservizi che colpiscono ogni cittadino: carenza di personale e mezzi, posti letto pieni ‘tamponati’ con barelle nei corridoi, tempi di attesa infiniti. In una parola, malasanità.
Se questi sono i risultati di cui vanno orgogliosi, non osiamo immaginare quanti altri danni potrebbero fare se governassero altri cinque anni“.
Così in una nota congiunta i gruppi consiliari in Campidoglio M5S e Lista Civica Raggi Ecologia e Innovazione.
Max