Lavoratori del servizio 1118 in stato di agitazione. Questo quanto reso noto attraverso comunicato stampa dallUnione Sindacale di base dellAres 118 a mezzo comunicato stampa:
Dopo una partecipata assemblea contro lennesimo taglio al salario, confermato in una recente trattativa e avallato, nei fatti, dai sindacati confederali, i lavoratori e le lavoratrici del 118 sono in stato di agitazione, annunciaRosita Di Gregorio, della USB dellARES 118. La dirigenza dellARES, in accordo con la precedente Giunta regionale, ha impropriamente decurtato cospicue somme dal fondo riservato al personale operativo del 118, a cui attualmente non viene più riconosciuta la specifica indennità di rischio e disagio, denuncia la sindacalista, che prosegue:Anche al 118, come nel resto della pubblica amministrazione, gli unici tagli effettuati sono quelli sul salario dei lavoratori,che non prendono neanchepiù il buono pasto da dicembre 2012,e sui dispositivi indispensabili per lattività di soccorso (automediche, manutenzione degli elettromedicali, locali e attrezzature),mentre continuano gli sprechi con gli appalti, le esternalizzazioni e lassunzione di dirigenti e per il personale di soccorso. Inoltrecè il blocco del turn over,come per i lavoratori pubblici, chehanno manifestato lo scorso 22 maggio per il rinnovo dei contratti.
Sottolinea lesponente USB: A questo reiterato taglio di salario gli operatori si sono opposti, dichiarando di non essere più disponibili a supplire ancora alle carenze organizzative e/o di risorse dellARES con la copertura dei turni in straordinario e/o con la ricerca di soluzioni di accomodamentoin caso di carenza/guasto dei presidi.
I lavoratori e le lavoratrici sono decisi a portare le loro rivendicazioni anche pressola RegioneLazio – conclude Di Gregorio – e hanno chiesto il sostegno dellUnione Sindacale di Base per la denuncia delle condizioni di lavoro e lorganizzazione del conflitto.