Pazienti letteralmente fuori controllo, un piano del Viminale certamente inefficace, con i presidi delle forze dell’ordine ad oggi insufficienti nelle grandi strutture sanitarie metropolitane, soprattutto agenti totalmente assenti dopo la mezzanotte, con i pronto soccorsi che diventano ‘porto franco’ di sbandati, tossicodipendenti, ubriachi e cittadini esagitati.
E come riportato dalle cronache, dalla Campania alla Lombardia abbiamo vissuto l’ennesima settimana di terrore per gli infermieri. Basta una scintilla e potrebbe davvero scapparci la tragedia.
Come tiene a rimarcare l’attivissimo Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, anche quest’ultima settimana “L’abbiamo nuovamente sfiorata: siamo arrivati ai coltelli e ai manganelli nelle corsie dei pronto soccorsi. A Nocera Inferiore, grande comune campano, solo pochi giorni fa, un paziente è stato bloccato con un manganello pieghevole in tasca. Lo ha brandito per ore contro gli infermieri”.
“All’alba di sabato 12 maggio, erano le 6 del mattino – spiega il sindacalista degli operatori sanitari – al pronto soccorso del Niguarda, siamo a Milano, una paziente, una donna di 27 anni, in evidente stato di agitazione, ha minacciato gli infermieri con un coltello per poi cominciare a dare in escandescenza e a ferirsi da sola”. C’è inoltre da puntualizzare, aggiunge non senza amarezza De Palma, che “La polizia è arrivata sul posto solo perché allertata dal personale sanitario. A quell’ora, in un pronto soccorso grande come quello del Niguarda, può succedere di tutto. Medici e infermieri dopo la mezzanotte si ritrovano letteralmente abbandonati a se stessi”.
Insomma, commenta ancora il presidente nazionale del Nursing Up, nel Paese “Non esiste un solo ospedale, lo possiamo affermare con cognizione di causa, che da Nord a Sud garantisce la presenza continuativa di un agente dopo la mezzanotte. E con ‘i favori del buio’ nei pronti soccorsi può accadere davvero di tutto. Eppure il Ministero degli Interni aveva promosso a gran voce il presunto aumento dei presidi delle forze dell’ordine”. Dunque, commenta ancora De Palma, “Poco o nulla pare essere mutato nemmeno con il recente decreto sulla procedibilità d’ufficio. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 31/2024 che modifica il codice penale in tema di procedibilità d’Ufficio per il reato di lesioni personali e di procedibilità a querela del reato di danneggiamento, almeno per il momento, si sta rivelando infruttuoso”.
“Se questo voleva e doveva essere un deterrente per fermare le aggressioni – aggiunge infine De Palma – fin qui non è cambiato nulla. Il fenomeno delle violenze è in costante ascesa e ha assunto una brutalità spaventosa. Siamo di fronte ad una vera e propria piaga sociale.
E se siamo arrivati alle armi nei pronto soccorsi, è sintomo di un reale male di vivere, di una rabbia che va arginata sul nascere solo con la presenza degli agenti, 24 ore su 24, e sette giorni su sette”, chiosa il sindacalista.
Max